parola al tifoso

Istruzioni per l'(ill)uso

DI GIORGIA MELISSA PORLIOD Bentornata cara vecchia sindrome Barcellona! Noi interisti ti avevamo lasciata lì, nel cassetto degli incubi che però quella notte di aprile si erano trasformati in sogni e tu, a distanza di due anni, sei tornata...

Alessandro De Felice

DI GIORGIA MELISSA PORLIODBentornata cara vecchia sindrome Barcellona! Noi interisti ti avevamo lasciata lì, nel cassetto degli incubi che però quella notte di aprile si erano trasformati in sogni e tu, a distanza di due anni, sei tornata proprio in quel di Milano, ma sta volta, la sponda è quella rossonera.Milan-Barcellona è stata catalogata come il “Derby d'Europa”, quasi a intendere che chi riuscisse a passare il turno si troverebbe direttamente con la Coppa dalle grandi orecchie in braccio. Peccato che la realtà sia ben diversa e che il match sovraccaricato di attese sia però terminato con uno scialbo 0-0, in sostanza, un nulla di fatto.”L'attacco è nel DNA del Milan, non faremo come Mourinho perchè non siamo nati per difendere” aveva dichiarato Allegri alla vigilia dell'incontro e se per attacco intendeva 11 giocatori dietro la linea della palla, beh, ci ha preso in pieno! Messi è stato chiuso con le buone e a volte con le cattive, ha sfiorato il gol in un paio di occasioni ma non è riuscito a brillare come suo solito.In sintesi si sono viste una squadra che ha fatto gioco provando a vincere e un'altra che ha prevalentemente cercato di contenerla e portare via il pareggio. Perciò grazie al catenaccio rossonero, la partita che avrebbe dovuto risollevare gli animi del calcio europeo ed emozionare un intero continente si è rivelata più noiosa di una partita di bocce tra pensionati e il paragone con Inter-Barcellona di 2 anni fa sorge spontaneo: il campo era lo stesso,i giocatori pure: Messi, Puyol, Xavi, Iniesta e anche lo stesso Ibra quasi inesistente. Cambiava la testa, cambiava il cuore...si sa che quello nerazzurro batte di più e (scripta manent!) il risultato è stato l'opposto:

MEGAINTER, I MARZIANI SIAMO NOI! "Barack Obama ha promesso Marte entro trent'anni. Arriverà tardi, l'Inter è sbarcata ieri. Se Quelli del Barcellona sono marziani, la squadra di Mourinho merita la cittadinanza dello stesso pianeta" così recitava la prima pagina della Gazzetta il giorno dopo Inter-Barcellona. dimostrazione del fatto che l'Inter avrebbe anche potuto perdere e farsi eliminare, ma la verità raccontata dai tre goal, dalla personalità e dalla qualità della prova nerazzurra resta: tra i due Mondi non c'era quella galassia di distanza che c'è ora tra Milan e Barcellona.

IL MILAN E' VIVO! Il match di ieri tra Milan e Barcellona ha evidenziato un episodio molto chiaro da rigore, quasi clamoroso. Chissà cosa avrà pensato Massimiliano Allegri e se avrà dato, come suo solito la colpa a qualcuno...Intanto notiamo che secondo la Gazzetta di oggi l'episodio non e' da rigore, anzi. Quasi irrealistica la valutazione: "l'ex stella dell'Udinese non fa nulla per evitare il contatto, anzi è già in caduta prima dell'arrivo di Abbiati, quindi corretta la decisione dell'assistente di porta". Siamo curiosi di sapere se a parti invertite la valutazione sarebbe stata la stessa. Quindi l'unica speranza per i Milanisti è che anche al ritorno vengano negati altri rigori ai catalani e del resto non sarebbe la prima volta!Anche questa volta, l'ennesima partita apatica rossonera è stata fatta passare come un' impresa...bentornata anche a te cara vecchia e sempre nuova prostituzione intellettuale!

Caro Milanista, ecco a te le istruzioni per l'(ill)uso:Accendi il tuo pc, vai su youtube e digita Inter-Barcellona3-1. Poi OSSERVA : quello sì che è un derby d'Europa, quello si chiama attaccare, si chiama ingabbiare Messi, si chiama stringere (e perdere) i denti, si chiama lottare, si chiama vincere.Noi abbiamo detto tanti saluti anche alla sindrome Barcellona. Per noi non è stata una semplice partita di Champions, ma una seduta psicanalitica prolungata, servita a scacciare tutte le nostre paure. Anche quella del Barça, che ci aveva umiliati al Camp Nou pochi mesi prima. I campioni d’Europa si possono battere, si possono mettere alle corde ma non è cosa da tutti.

Intanto noi aspettiamo il "Derby d'Europa" di martedì prossimo,cari rossoneri dimostrateci chi siete, perchè noi l'abbiamo già fatto.

 

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