di Lorenzo Roca
parola al tifoso
L’aquila balla la samba
di Lorenzo Roca Vedere la Lazio sola in testa alla classifica del nostro campionato bisogna ammettere che fa un certo effetto, soprattutto rimembrando la stagione passata, allorquando la banda di Reja sembrava più una selezione del Resto del...
Vedere la Lazio sola in testa alla classifica del nostro campionato bisogna ammettere che fa un certo effetto, soprattutto rimembrando la stagione passata, allorquando la banda di Reja sembrava più una selezione del Resto del Mondo buona per le partite amichevoli che un’agguerrita compagine di serie A. Le grane Pandev e Ledesma malgestite dal presidente Lotito, l’apparente crisi involutiva di Maurito Zarate e il poco rassicurante Muslera tra i pali hanno caratterizzato l’annus horribilis biancoceleste, conclusosi con una salvezza strappata con non pochi patemi alla penultima giornata nonché con l’impietoso il sentito confronto cittadino che ribadiva la superiorità giallorossa in modo indiscutibile. Quest’anno la squadra più o meno è la stessa, l’operazione principale è stata in uscita e ha riguardato la cessione del contesissimo Kolarov, approdato sulla sponda Citizens dell’Irwell tra le braccia di Mancini che lo ha voluto fortemente. Con il pingue bottino incassato dalla cessione del serbo, Lotito ha scommesso sull’acquisto (per ora, aspettando di vedere Garrido…) del centrocampista brasiliano Hernanes, versando nelle casse del Saõ Paulo 13,5 milioni di euro. Non pochi, si diceva. Nel giro di poche partite il brasiliano è diventato leader indiscusso delle aquile romane, accollandosi sulle spalle tutte le paure che attanagliavano la Lazio fino a pochi mesi fa. I soldi spesi, come per incanto, sono diventati poca cosa, e l’affare Hernanes, unito all’acquisto juventino di Krasic, rappresenta il forse migliore colpo di mercato di quest’anno. Molti Soloni ovviamente ora si chiedono perché non sia stato preso da una big, dimenticandosi (o forse preferendo non ricordare) che O Profeta fu scartato dal Milan due anni or sono perché ritenuto inidoneo al nostro campionato. Al suo posto fu preso Flamini (a costo zero certo, e anche qui però spesso viene omesso di ricordare che firmò un quadriennale con un ingaggio da far impallidire il sultano del Brunei)… Chi ha fatto l’affare? Ai posteri la nemmeno troppo ardua sentenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA