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parola al tifoso
Era il 9 settembre 2006, l’Inter aveva appena perso Giacinto Facchetti e si accingeva ad iniziare il campionato 2006-2007 a Firenze con il meritatissimo primo scudetto sul petto dopo Calciopoli. Ne seguirono altri quattro, fra record, Mancini, Mourinho e la vittoria di tutto quanto si poteva vincere.
Oggi sono passati quasi sei anni, 8 maggio 2011 e per la prima volta i tifosi nerazzurri si avviavano a San Siro per la partita con la Fiorentina (guarda la coincidenza) con lo scudetto scucito dal petto la notte precedente dai cugini. Una sensazione strana, un po’ come quando perdi qualcosa di importante, che quasi davi per scontato e ti accorgi della sua mancanza quando è troppo tardi.
Scudetto meritato quello rossonero ? No, uno scudetto regalato dall’Inter e forse, questo si, maggiormente desiderato sulla sponda sbagliata di Milano. Il Milan ha vinto questo campionato quando negli ultimi giorni di mercato dell’anno scorso ha preso Ibrahimovic e l’Inter ha ufficialmente rinunciato a rinforzare la squadra dopo i trionfi del 2010. Partita poi con un allenatore sbagliato, infortuni a ripetizione e fermatasi poi sul più bello della rimonta, ci si è accorti tardi di avere buttato via l’occasione per portare a sei i titoli consecutivi in Italia.
Rimane però un’occasione non da poco … la Coppa Italia. Vincerla, magari in finale contro il Milan, renderebbe buona una stagione che ha visto l’Inter comunque arrivare sul tetto del mondo e ancora una volta si dimostrerebbe chi sono davvero i padroni di Milano e d’Italia.
Anche per questo, in ottica della semifinale di ritorno con la Roma di mercoledi prossimo a San Siro, oggi Inter-Fiorentina è stata la classica partita di fine stagione. Qualche emozione e qualche indicazione sono comunque arrivate in vista delle prossime partite e del mercato estivo: bene Cambiasso e Maicon, Pazzini indiscusso titolare al fianco di Eto’o, Materazzi ormai improponibile a certi livelli, Coutinho acerbo ma con grandi colpi (dovrebbe probabilmente fare una stagione con continuità in provincia), difesa sorpresa troppe volte.
Ora ancora due gare di campionato per blindare il secondo posto e obiettivo Coppa Italia: da non fallire.
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