parola al tifoso

LA GRANDEZZA DI MOURINHO: IL GIORDANO BRUNO DEL CALCIO.

-DI FABRIZIO RUGGERI- Oggi, con la malcelata emozione che mi ha portato alle lacrime, non mi metto a parlare di problemi arbitrali che pure ci sono stati nella partita con il Barcellona, ma vorrei soffermarmi ad analizzare la nostra...

Alessandro De Felice

-DI FABRIZIO RUGGERI-Oggi, con la malcelata emozione che mi ha portato alle lacrime, non mi metto a parlare di problemi arbitrali che pure ci sono stati nella partita con il Barcellona, ma vorrei soffermarmi ad analizzare la nostra qualificazione da un altro punto di vista più propriamente introspettivo e forse anche filosofico.Quando il Vate di Setubal approdò a Milano due anni orsono, ebbi una chiara netta sensazione che Josè Mourinho era un uomo di rottura, che si poneva in antitesi perfetta con il sistema. Un sistema ipocrita, di perbenismo tipico proprio della mentalità clerico cattolica italiana. Josè Mourinho invece era e rimane un Uomo libero, un Uomo che si contraddistingue rispetto agli "omini" che popolano il calcio italiano farcito di ipocrisie e buonismi del cavolo.Mourinho ha innanzitutto il coraggio di dire pane al pane e vino al vino, senza paura, senza reticenze. Ti spiattella in faccia la sua verità con un'onestà invidiabile. Il Vate è l'uomo che è pronto a difendere le sue idee e a portarle avanti, con buona pace dei farisei del cavolo, pronti a bacchettare, pronti a dire che è solo un comunicatore e che è migliore come comunicatore che comeallenatore.Ieri Mourinho ha dato una grande lezione al mondo: eravamo in undici contro dieci al Nou Camp per un'espulsione indotta dalla sceneggiata del buon Busquets e lui ha continuato a tenere tre giocatori offensivi: Snejider, Milito ed Eto'o fino alla fine.Eppure non si giocava con il Casalpusterlengo o con la Lodigiani, ci giocavamo la semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni (a me piace chiamarla così) con il Barcellona, la squadra a detta di molti, più forte al mondo.Ecco perchè a Mourinho va riconosciuta una sagacia tattica che è sconosciuta i più, ai suoi colleghi invidiosi e a molti giornalisti che oggi lo osannano e che ieri invece hanno gufato, pronti ad attenderlo al varco per criticarlo laddove non fossimo riusciti a superare il turno. La grandezza del Vate è questa, piaccia o non piaccia.Sono un appassionato di storia e di filosofia: mi piacciono i paragoni con i personaggi storici. Caro Reca, Mourinho è il Giordano Bruno del calcio. Per chi non lo sapesse Giordano Bruno era il filosofo nolano che, per difendere le sue idee, fu arso vivo dalla Santa Inquisizione il 17 febbraio 1600 in Campo de' Fiori a Roma. Mourinho sta al calcio italiano come Giordano Bruno sta alla Santa Inquisizione, con buona pace del Padre Claudio da Trigoria, del Padre Leonardo da Milanello, del Padre Giancarlo Abete da Roma, che molto sanno di stantio e di ammuffito.