parola al tifoso

Les jeux sont faits, rien ne va plus

Alessandro De Felice

Napoli – Inter è una di quelle partite che puoi sederti comodo davanti alla tv e goderti un po’ di buon calcio senza rischiare necessariamente l’infarto, evento molto frequente per chi segue l’Inter. Di fronte a voi 22 giocatori. Da un...

Napoli – Inter è una di quelle partite che puoi sederti comodo davanti alla tv e goderti un po’ di buon calcio senza rischiare necessariamente l’infarto, evento molto frequente per chi segue l’Inter. Di fronte a voi 22 giocatori. Da un lato i campioni di tutto e dall’altro la vera rivelazione di questo campionato 2011, fino alla fine unica vera rivale dei rossoneri nella corsa scudetto e questa la dice lunga. Oggi leggevo sulla Gazzetta dello Sport che l’importanza di dirsi campioni inizia dall’Italia. Strano come tutto cambi a seconda di chi salga sul podio. Pensare che tutti gli scudetti vinti in questi anni erano, a detta degli altri, così banali e scontati che solo noi potevamo perderli. Ma vabbè, si sa, pure la conquista della vecchia Mitropa Cup oggi avrebbe tutt’altro valore (per l’altra squadra di Milano).

Terminata con tre giornate di anticipo la corsa scudetto, Napoli – Inter, considerata fino a qualche settimana fa uno dei match decisivi per la conquista del tricolore, si è trasformato nel match “basta un punto”. Si perché questa partita valeva per il Napoli un punto, quel punto che gli serviva per assicurarsi automaticamente il posto in Champions l’anno prossimo senza partire dai preliminari. Ma anche per l’Inter aveva un piccolo valore: quel punto significava secondo posto assicurato.

Letta così era lecito aspettarsi la classica pastetta, in cui io faccio un favore a te, tu uno a me e vissero per sempre felici e contenti. Ma all’inizio l’Inter è partita davvero forte riuscendo a passare in vantaggio con Eto’o che segna il suo 35° goal portandosi ad una sola rete dal suo record stagionale realizzato con la maglia blaugrana nella stagione 2008/2009. La partita, portatasi sull’1 a 1 allo scadere dell’ultimo minuto di recupero del primo tempo, si è chiusa al 15’ quando esce Eto’o ed entra il Pazzo che però, consentitemi di dirlo senza essere tacciata di presunzione, non può essere schierato in quella posizione come un Pandev qualunque. Così risulta ininfluente! A questo punto il match del “basta un punto” si è rivelato di fatto la partita noiosa che ci si aspettava.

Una nota positiva in questa serata però possiamo registrarla. Ed è il ritorno di “The wall”. Quanto ci è costata la tua assenza caro Samuel. Bentornato! 

Manca una sola giornata alla fine di questo campionato che molti hanno definito “uno dei più competitivi degli ultimi anni”. Punti di vista … Mentre sull’altra sponda del Naviglio festeggiano lo scudetto elettorale, noi dal canto nostro ci godiamo un finale di stagione che può portarci, per dirla alla Mou, a quota tre tituli