Lettera di una figlia

PAROLA AL TIFOSO @Bubu_Inter

Il 3 Agosto 2013, La Gazzetta dello Sport pubblicava un'intervista di Massimo Moratti nella quale, l'attuale Presidente Onorario, definiva l'Inter una figlia e la cessione ad Erick Thohir un atto necessario per la crescita del club ("L'Inter è come una figlia, una ragazza bellissima, ma viene un tempo in cui è opportuno mandarla in collegio"). Dopo i primi mesi con il nuovo Presidente indonesiano, la "figlia" ha voluto rispondere a quell'intervista :Caro Papà,ti scrivo per la prima volta dal collegio, ricordando ancora quando mi dicesti, nello stupore generale : "Figlia mia, è ora che tu vada a studiare, per imparare a camminare da sola". Finalmente tutti (o quasi) sono riusciti a capire il tuo ennesimo gesto d'amore. Sei stato un padre presente, non mi hai mai fatto mancare nulla, forse fin troppo emotivo, ma mi hai regalato le gioie più belle. Hai coltivato e fatto crescere in me i valori della nostra Storia, facendomi sentire orgogliosa del mio nome, mentre tanti altri si nascondevano e vergognavano per le loro bravate (anche se adesso, da bulli, se ne vantano). Volevo rassicurarti sulle mie condizioni, con Erick qui procede tutto a gonfie vele. Lui mi ha spiegato che per poter tornare ad avere speranza nel domani, dovevo eliminare alcuni eccessi, stare attenta ai nemici e pure a chi consideravo di famiglia. Lui ha riorganizzato le mie giornate, selezionato le persone a me vicine e mi ha fatto conoscere nuovi amici. Ha cambiato il mio modo di vedere il mondo, aumentando la voglia di esplorare luoghi sconosciuti in cerca di avventure. Mi parla di progetti, di traguardi da raggiungere e di come farlo insieme, è scrupolosamente attento ad ogni particolare. Poi, aspetto da non sottovalutare per una Donna come me, ha già impreziosito il mio guardaroba con nuovi abiti firmati, perché dice che devo tornare ad essere invidiata da tutti. Ora è già arrivato il momento dei saluti, Erick mi chiama, la strada verso il futuro è ancora lunga e non possiamo perdere tempo.Firmato La tua sempre riconoscente, Inter