di Domenico D’Addio e Federico Carace’
parola al tifoso
Male, molto male, malissimo…Un disastro
Domenico DÂ’Addio e Federico Caracè sono due tifosi nerazzurri che vivono negli Stati Uniti. Vi racconteremo le peripezie che i nostri tifosi dall'altro capo del mondo compiono per seguire la Beneamata
Se si volesse scegliere un’immagine per raccontare Inter-Brescia non c’e’ dubbio che il minuto 93 e’ lo specchio della partita odierna e dell’attuale stato di forma della nostra squadra: sei il centravanti che ha segnato 2 gol in finale di Champions 5 mesi fa e che proprio nello stesso giorno hai richiesto un ritocco all’ingaggio prima ancora di alzare la coppa, il calendario ti e’ favorevole opponendoti una provinciale neopromossa (ultima in classifica e che arriva da 7 sconfitte consecutive) in casa nel tuo stadio, sei a 4 punti dalla vetta, ti trovi a tu per tu con il portiere avversario, devi solo calciare diritto per far gioire tutto il pubblico e mettere in saccoccia questi benedetti 3 punti e che fai?Per i pochi che non avessero visto la partita o magari per quelli che indispettiti dall’ennesima scialba prestazione dei ragazzi avessero deciso di spegnere la televisione o abbandonare lo stadio cerchiamo di svelare il finale tragicomico: cerchiamo, perche’ l’unica certezza e’ che la rete non si e’ gonfiata mentre per quanto riguarda il pallone si sono perse le sue tracce...di sicuro supponiamo abbia sorvolato il terzo anello blu.Non vogliamo crocifiggere il claudicante Milito, rientrava da un lungo infortunio, aveva i crampi, cosi’ come non addossiamo tutte le responsabilita’ a Pandev, anche lui non ha i 90 minuti nelle gambe; e Wesley uscito nell’intervallo (mancamento o scelta tecnica dopo uno screzio nello spogliatoio?), se e’ nervoso con i compagni e’ sicuramente per l’attesa snervante di ricevere il Pallone d’Oro; Lucio e Samuel nel gol non sono responsabili, in fin dei conti capita una distrazione...Coutinho e’ giovane, per cui anche se gioca in maniera pietosa non importa perche’ deve avere fiducia...Ammesso che non sia colpa dei giocatori perche’ tutti hanno un'attenuante, c’e’ sempre un motivo che li scagioni dai loro doveri, allora chi sono i responsabili di queste continue figuracce?Dal nostro punto di vista, dovremmo analizzare la situazione partendo dalla punta dell’iceberg: era prevedibile ad inizio stagione che avremmo avuto problemi vista l’assurda politica degli “0 acquisti”; la stessa rosa del triplete invecchiata di un anno e qualche giovane di buone speranze (nessun fenomeno) non poteva bastare. Mancavano e mancano un terzino di livello, 2 centrocampisti di qualita’ e un attaccante. Lo sapevamo noi, cosi’ come tutti i tifosi, dubito che Presidente, dirigenti e soprattutto il nuovo staff tecnico non se ne fosse reso conto. Speriamo non sia troppo tardi intervenire a gennaio, anche se e’ difficile credere ai miracoli.Passiamo ad analizzare lo staff tecnico a questo punto: sorvoliamo il discorso mercato perche’ la situazione e’ palesemente chiara, ci rendiamo conto che regolarmente ogni partita perdiamo un paio di uomini? L’infortunio di Samuel purtroppo gravera’ tantissimo sui nostri equilibri e certamente non si puo’ dare colpa a qualcuno se non al destino avverso, ma i continui stop per problemi muscolari sono lo specchio di una preparazione fisica condotta e programmata in maniera errata, senza dubbio poco adatta per una realta’ come l’Inter impegnata in un campionato duro come quello italiano, nelle competizione europee e mondiali piu’ prestigiose, tenuto conto di quanto sia predominante, come caratteristica dei nostri giocatori, la fisicita’.Ci piacerebbe poi chiedere a Benitez spiegazioni su alcune scelte tecniche: lasciamo perdere il continuo insistere sui ragazzini, ci auguriamo dettato dall’assenza di alternative, ma principalmente non abbiamo capito il cambio Maicon-Cordoba; se avesse scarsa fiducia in Santon non avrebbe poi avuto alcun senso inserirlo al posto dello sfortunato Samuel, inversamente se la condotta in allenamento e lo stile di vita dell’ormai ex “bambino” non fossero consoni a quelli di un atleta forse sarebbe il caso di prendere provvedimenti seri e non nascondersi dietro ai silenzi.Per la cronaca Inter e Brescia hanno pareggiato 1 a 1 con il gol del "terzino" Eto'o, terzo pareggio consecutivo in casa per i nerazzurri con possibilita’ domani di ritrovarsi a 6 punti dalla prima in classifica e, molto probabilmente, scavalcati in seconda posizione dal Bilan.Non ci resta che chiudere con le stesse parole che userebbe in queste circostanze l’amico Thomas: MALE, MOLTO MALE, MALISSIMO…UN DISASTRO!
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