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parola al tifoso
DI ALBERTO CIANCIO
Hollywood ha sempre sfornato film sullo sport, a volte capolavori, a volte no, ma sempre cercando di far emergere quelli che universalmente vengono riconosciuti essere fattori determinanti per vincere. Uno dei migliori in questo senso è il film di Oliver Stone, "Ogni maledetta domenica", che molti avranno visto e sicuramente ricordano per il fantastico monologo che Al Pacino sfodera per motivare la squadra al momento giusto. Ma io vorrei soffermarmi sulla figura dell'atleta protagonista della storia. Nel film, un gran talento interpretato da Jamie Foxx, il quarterback "Alien" Beamen, viene improvvisamente gettato nella mischia e sfodera così le sue capacità eccezionali, da vero "crack" del campionato. Però, c'è un però, il ragazzo pensa al suo tornaconto, non fa gioco di squadra e non sente quello che ha da dirgli l'allenatore per il suo bene e quello della squadra: dall'alto della sua esperienza, il coach sa che solo correggendo la rotta mentale il ragazzo potrà dare alla squadra ed a se stesso tutto il suo valore.Il finale è noto, "Alien" Beamen capisce cosa deve fare un grande campione e mette in campo il suo grandissimo talento per far vincere la squadra, finalmente rispettando compagni e allenatore. Alla fine Beamen lascia la squadra per seguire l'allenatore che ha creduto in lui, avendo coscienza di quello che deve fare un campione per essere tale.Probabilmente Mario Balotelli non ha visto questo film, o se l'ha visto non l'ha capito. Mancini lo aspetta a braccia aperte, come Al Pacino, ma lui non ha capito nulla di cosa deve fare un calciatore per essere un grande campione. La squadra è una squadra a Milano, come a Manchester, come a Katmandu, certe cose non cambiano col cambiare della latitudine.Peccato, era davvero un bellissimo film. E Mario "Alien" Balotelli sarebbe stato un film ancora più bello. Pare che non sia così, e allora senza rimpianti, Mario, vai pure per la tua strada. Di "Alien" Beamen individualisti non ne sentiremo la mancanza, di fuoriclasse che mettono la squadra e la fame di vittorie davanti ad ogni cosa ne avremo sempre bisogno. E grazie al cielo la stagione appena conclusa ci ha detto che ne abbiamo tanti.
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