parola al tifoso

Mercato di basso profilo. Ma avevamo davvero bisogno di acquisti “mediatici”?

Daniele Mari

di Paolo Cammarano In questi giorni senza campionato, piu’ che della nazionale, si parla del mercato appena concluso. I titoli dei giornali sono tutti per il Milan e la Roma che hanno chiuso con i classici botti dell’ultima ora. Quelli che una...

di Paolo Cammarano

In questi giorni senza campionato, piu’ che della nazionale, si parla del mercato appena concluso. I titoli dei giornali sono tutti per il Milan e la Roma che hanno chiuso con i classici botti dell’ultima ora. Quelli che una volta faceva l’Inter di Moratti e che da piu’ parti veniva sbeffeggiata con ironia, accompagnata dalla classica frase : “Spendono tanto, ma non vincono mai”.Nel calcio c’è sempre una frase trita e ritrita : “Squadra che vince non si cambia”. Chissà come mai invece l’Inter, a detta di tutti e anche di gran parte dei suoi stessi tifosi, doveva per forza fare diversi acquisti “importanti” per rinforzarsi.La dirigenza ha giustamente ricordato come già l’anno scorso l’Inter ha formato l’ossatura della squadra che ci ha fatto fare il triplete e che sul mercato non c’erano campioni piu’ forti di quelli che abbiamo già, se non a prezzi elevati. La conferma di Maicon viene correttamente considerata un grande acquisto, visto che il giocatore ha solo 29 anni e non ha eguali nel suo ruolo. Coutinho, Biabiany e Mariga non esaltano in quanto giovani di belle speranze, ma secondo me potranno essere molto utili nel corso della stagione.

Mariga ha dimostrato dall’inizio del ritiro che puo’ tranquillamente stare in rosa e in caso di necessità, vedi la partita contro il Bologna in campionato, essere una valida alternativa ai “big” titolari.Biabiany ha già giocato in serie A l’anno scorso a Parma facendo una bella stagione e Coutinho è un talento riconosciuto da tutti che avrà in Sneijder un tutor eccezionale.La cessione di Balotelli viene ritenuta “grave” anche da quei tifosi, e sono tanti, che 3 mesi fa (non 10 anni fa, ma 3 mesi fa) hanno gridato allo scandalo per il gesto della maglia gettata a terra o per aver indossato quella del Milan a “Striscia la Notizia”.Come sempre la verità è nel mezzo. Il ragazzo ha delle doti straordinarie, ma a volte cambiar aria fa bene sia al calciatore che all’ambiente dove gioca. Era ormai palese come lui fosse un corpo estraneo alla squadra e la scusa Mourinho non regge piu’, visto che quest’anno c’e’ un altro allenatore.

Infine lasciatemi chiudere con una considerazione sul presidente Moratti. Sono 15 anni che spende tanti soldi sul mercato. Se per un anno ( anche se sono convinto che qualora ce ne fosse bisogno a gennaio interverrà ) ha deciso di non fare spese folli, non critichiamolo, ma accettiamo la sua strategia e diamo un po’ piu’ di fiducia a questa società che negli ultimi anni ha di fatto scritto una pagina importantissima della storia nerazzurra.