PAROLA AL TIFOSO LEONARDO R.
parola al tifoso
Moratti era serio o ironico? Sfiduciato perché…
PAROLA AL TIFOSO LEONARDO R. Volevo evidenziare alcune frasi dell’intervista rilasciata dal presidente dell’Inter al Corriere della Sera. 1) “non ho perso la fiducia in questo gruppo, in questi giocatori e nello staff tecnico” 2)...
Volevo evidenziare alcune frasi dell’intervista rilasciata dal presidente dell’Inter al Corriere della Sera.
1) “non ho perso la fiducia in questo gruppo, in questi giocatori e nello staff tecnico”2) “abbiamo ancora obiettivi importantissimi”3) “le ambizioni sono quelle di sempre, proiettate su un futuro all’altezza della storia dell’Inter”4) “non credo che gli errori siano stati tanti e nemmeno gravissimi”
Davvero non so dire se il presidente sia serio o ironico (in questo secondo caso però parlerei di ironia inglese, quella che in Italia non capiamo e per questo non ci fa ridere).
1) Credo che i giocatori e l’allenatore siano i primi a sapere di non meritare più, giustamente direi, la fiducia della proprietà.2) Dire che abbiamo ancora obiettivi importantissimi o è una banalità, nel senso che è vero che possiamo vincere la Champions League e matematicamente ancora lo scudetto, o è una bestemmia, nel senso che l’Inter non dà a nessuno, nemmeno al più cieco di noi tifosi, l’impressione di potersi anche solo lontanamente avvicinare ai suddetti obiettivi.3) Le ambizioni devono essere supportate dai fatti. Se sbagli le ultime quattro sessioni di mercato i dubbi di un ridimensionamento in corso diventano certezze.4) Se il presidente crede che gli errori siano stati non tanti e non gravi significa che nel percepire la realtà o sbaglia lui o tutti gli altri (e chi critica non sempre è in malafede o un gufo o cose simili, magari è semplicemente obiettivo e non può più fare finta di non vedere).
Personalmente non sono più arrabbiato. Fino a ieri mi sentivo molto deluso ma, dopo aver letto l’intervista del presidente, mi sento profondamente sfiduciato.
Il tifoso interista non ha pazienza? 45 anni per vincere la terza coppa dei campioni e 18 anni per vincere il quattordicesimo scudetto mi sembra che avrebbero messo a dura prova la pazienza di qualsiasi tifoso di top club.
Per quanto riguarda la riconoscenza, è diminuita proporzionalmente all’aumentare della rabbia per la non chiarezza della società riguardo la nuova politica di ridimensionamento (e, visti i risultati, questo è un fatto e non un’opinione).
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