parola al tifoso

Nightmare: l’incubo del “non vinciamo piu’”

Alessandro De Felice

Domenico DÂ’Addio e Federico Caracè sono due tifosi nerazzurri che vivono negli Stati Uniti. Vi racconteremo le peripezie che i nostri tifosi dall'altro capo del mondo compiono per seguire la Beneamata

di Domenico D’Addio e Federico Carace’

Doveva essere il fine settimana perfetto, la migliore occasione per dimostrare a tutti gli scettici come me che ci stavamo sbagliando, era solo una fase di transizione e soprattutto anche la fortuna ci avrebbe iniziato ad assistere.A scrivere oggi e’ solo Fede e credo sia stato uno dei piu’ brutti weekend della mia vita, iniziato nel peggiore dei modi e finito ancora peggio.Per dovere di cronaca vi rendo partecipi delle mie disgrazie: sabato mattina avrei dovuto raggiungere Milano per assistere al Derby con Dome e gli amici del “Gruppo Pise” (nella foto) direttamente dalla Nord: era tutto programmato, biglietto gia’ in mano ma dai “piani alti” della compagnia aerea e soprattutto dell’Universo hanno deciso di cancellarmi il volo per cui niente stadio con conseguente accumulo di tensione e nervi tesissimi, giusto perche’ ne avevo bisogno, e partita in diretta tv da New York.Nel pre-partita sento Dome al telefono e mi aggiorna sulle ultimissime dal campo: ancora una volta non capiamo le scelte iniziali di Benitez soprattutto per il terzino destro: a bocce ferme, non possiamo che confermare il pensiero iniziale ovvero che Santon sarebbe stato piu’ adatto a ricoprire quel ruolo.Non penso sia il caso di raccontare la cronaca della partita (brutta, bruttissima), l’abbiamo vista tutti quanti e c’e’ veramente poco da dire tenuto conto che azioni degne di nota non se ne sono viste, nemmeno quando la squadra in superiorita’ numerica avrebbe dovuto tentare di rendersi piu’ aggressiva. Diciamo che se l’anno scorso qualcuno poteva dire: “questa partita la perdiamo se finiamo con 6”, quest’anno mi viene da pensare che l’avremmo persa anche in 22. Punto.Nessuno ci parli di errori arbitrali (anche se se ne sono visti di grossolani anche oggi), di possesso palla, schemi da digerire, di sfortuna…la squadra attualmente occupa in classifica il posto che merita in base alle prestazioni offerte a livello collettivo, a livello individuale, alla disastrosa condizione atletica mostrata, al suo allenatore e alle sue scelte insensate, la sua poca personalita’, la poca competenza nello scegliersi i collaboratori e infine a causa della societa’ e la strategia del “non mercato” quest’estate.Essere a meta’ Novembre praticamente fuori dalla corsa scudetto ci fa tornare indietro ai tempi del “non vincete mai” e se per quelle delusioni abbiamo capito di chi erano le responsabilita’, oggi non possiamo che prendercela con noi stessi, con chi ci rappresenta e che dovrebbe avere un po’ di rispetto per i tifosi.La squadra ha bisogno di essere rinforzata, molto probabilmente rifondata seguendo un progetto mirato a vincere e a mantenere lo status di squadra Campione; non basta un allenatore a cui piace lanciare i giovani, serve prima di tutto un condottiero abituato a vincere e poi in seconda battuta dei giovani da valorizzare (con cautela, senza mandarli allo sbaraglio), purtroppo ad oggi mancano entrambe le cose. E poi bisogna acquistare, acquistare, acquistare, almeno un giocatore per reparto. Ma acquisti di livello, non mezzi giocatori come quelli fino ad oggi accostati alla nostra formazione.Passare dal Triplete all’Europa League non e’ da Inter, per favore lasciamo certe competizioni a chi le sta attualmente giocando.