parola al tifoso

NON C’E’ REATO DA PARTE DELL’INTER

Giovanni Montopoli

DI FABRIZIO RUGGERI Carissimi amici, oggi vi chiedo due minuti del vostro prezioso tempo non per commentare episodi arbitrali in senso stretto, ma per parlarvi dell’ultimo tentativo che la prostituzione intellettuale sta ponendo in essere...

DI FABRIZIO RUGGERI

Carissimi amici,oggi vi chiedo due minuti del vostro prezioso tempo non per commentare episodi arbitrali in senso stretto, ma per parlarvi dell'ultimo tentativo che la prostituzione intellettuale sta ponendo in essere per metterci i bastoni fra le ruote: ossia le intercettazioni telefoniche dell'annosa vicenda Calciopoli.Vi premetto che sono sconcertato dalla linea di difesa che Moggi sta tenendo nell'ambito del processo penale: dimostrare (sempre ammesso che ci riesca), che l'Inter fosse contigua al sistema, non è che costituisca una scriminante o un'esimente per lui. In altri termini: se io vengo sorpreso a rapinare una banca non posso dire per difendermi "Lo fa anche Tizio, Caio o Sempronio".Ciò premesso, ed entrando nel merito della vicenda, la richiesta di acquisizione ai tabulati del processo delle telefonate di Moratti e Facchetti, semmai, costituisce un tentativo di allungare il brodo per giungere alla prescrizine. Ricordiamoci infatti, che se veramente poi dovesse passare la legge sul processo breve, il processo di Moggi & Co finirebbe per essere coperto dal velo della prescrizione, soprattutto se il Tribunale dovesse accogliere la richiesta di Moggi di far trascrivere le telefonate "incriminate".Tutto a voler concedere, ammettiamo che il Tribunale le ritenga rilevanti ai fini del decidere, da un punto di vista squisitamente processuale e valutandole nel merito, queste telefonate non possono essere assimilate a quelle che il Moggi faceva agli arbitri, ai procuratori (ricordo la telefonata a Cannavaro con cui il signor Cannavaro veniva invitato a giocare male nell'Inter) e a tutto il mondo del calcio.Paradigmatiche in tal senso sono la telefonata Bergamo-Moratti, in cui quest'ultimo rispondendo al telefono chiede al Bergamo : "Chi parla?", segno che poi non è che Moratti avesse tutta questa familiarità con il mondo arbitrale, e la telefonata gravemente compromettente, a dire degli organi di stampa con cui Facchetti chiede per Inter-Juventus il migliore degli arbitri. Per la cronaca quella partita fu arbitrata da Rodomonti da Teramo il quale Rodomonti ci negò un rigore solare per sandwich in area Thuram- Cannavaro contro Adriano.Quindi non proprio una designazione favorevole all'Inter. Per coloro, poi, che sono smemorati, non mi resta che rimandare al 19 aprile 1998, in cui il signor Pasquale Rodomonti della sezione di Teramo in un Empoli-Juventus, negò un goal all'Empoli, goal di Bianconi con il quale l'Empoli avrebbe pareggiato, consentendo così all'Inter di presentarsi al Delle Alpi con un punto di vantaggio il famoso 26 aprile 1998.Ricordo inoltre che il designatore degli arbitri quell'anno era il signor Baldas, che fu reclutato da Biscardi nel processo per il moviolone, il moviolone che taroccava, grazie alle telefonate di Moggi...Ma aldilà di questi excursus storici, non si può fare a meno di notare come il tono delle telefonate Bergamo Moratti e Facchetti Mazzei dimostri che l'Inter non era contigua al sistema. Erano normali richieste per avere garanzie arbitrali e nulla più. Se poi gli occhi del tifoso devono farci dimenticare quanto abbiamo imparato nelle università, sono scelte personali che forse vanno a detrimento della professionalità. Io da avvocato penalista la vedo in questa maniera: non c'è reato da parte dell'Inter