parola al tifoso

Non ci resta che piangere

Ci sono notti come questa in cui è quasi impossibile mantenere la lucidità necessaria per analizzare gli eventi. E tentare di dare una spiegazione ad un qualcosa che poco ha da spartire con la logica. Come può una squadra d’esperienza...

Alessandro De Felice

Ci sono notti come questa in cui è quasi impossibile mantenere la lucidità necessaria per analizzare gli eventi. E tentare di dare una spiegazione ad un qualcosa che poco ha da spartire con la logica. Come può una squadra d'esperienza come l'Inter, non chiudere una partita che dopo la rete del solito Eto'o sembrava già aver preso le sembianze dell'ennesima vittoria? A cosa serve alimentare speranze nei tifosi se un senatore come Cordoba sbaglia (come a Torino) in modo così clamoroso?

A nulla. Ecco a cosa serve. Se non a lasciarmi un'amarezza inestinguibile al palato. Ed a far sanguinare una ferita aperta sul morale d'un ambiente intero, a cui poco serve il punto di sutura strappato al Rigamonti di Brescia dalle manone di Julio Cesar. Il Milan appare già in fuga ancor prima di scendere in campo. Ma se un allenatore inserisce Kharja al posto di Pazzini, lasciando in campo uno Stankovic irriconoscibile, la cosa non può stupire più di tanto. Ho ragione o no, caro Leo? E non raccontarmi la solita storiella del ''per noi nulla cambierà'' o ''Pandev ha giocato bene'' (benedetto figliolo, buttarla dentro pareva brutto?), perché essere innamorati dei nostri colori non vuol dire essere privi di obiettività.

Non era questa la serata che m'aspettavo. Sono deluso. Non vincere lo scudetto, destinazione per cui oggi abbiamo perso uno degli ultimi treni, in teoria non dovrebbe rappresentare un danno enorme dopo averne portati a casa altri cinque consecutivamente. Però consegnarlo così malauguratamente ai cuginastri rossoneri, francamente lo trovo davvero avvilente. C'è chi guarda oltre proiettandosi all'imminente sfida di Monaco. Beati loro. Io proprio non ce la faccio. E a chi come me non riesce ad esprimere con forza la propria delusione dico: non ci resta che piangere, con il favore delle tenebre. Almeno finché non sorgerà nuovamente il sole ad asciugare i nostri tristi occhi.