parola al tifoso

PAROLA AL TIFOSO – Lettera aperta a Massimo Mauro

PAROLA AL TIFOSO GUIDO FERRARI Caro Massimo Mauro, Le  scrivo une lettera aperta in risposta alla sua frase pronunciata nel programma CountDown il 14/04/13 riportata in FCInter1908. E mi chiedo se avrà la voglia ed il coraggio di poterla citare....

Alessandro De Felice

PAROLA AL TIFOSO GUIDO FERRARI

Caro Massimo Mauro,Le  scrivo une lettera aperta in risposta alla sua frase pronunciata nel programma CountDown il 14/04/13 riportata in FCInter1908. E mi chiedo se avrà la voglia ed il coraggio di poterla citare.i protagonisti del calcio non devono stare attenti ma devono alzare MOLTO di più la voce.I protagonisti siamo anche noi spettatori tifosi (sembra un controsenso) ma senza di noi caro Mauro anche i programmi televisivi di approfondimento calcistico come il suo non ci sarebbe.Le dico che siamo stufi di chiacchiere. E non mi riferisco in quanto a tifoso interista al suo suggerimento che " Moratti …bisognerebbe seguire l'esempio della Juventus”, la quale Juve dal 2007 al 2010 ha speso 400+MLN € e ha cambiato 6 allenatori in meno di 3 anni, non crediamo sia una buona soluzione ma mi riferisco al fatto che si ponga il quesito sul designatore degli arbitri.La domanda da lei posta "ma bisognerebbe stare attenti a non far diventare il mondo del calcio una barzelletta, perchè Braschi ce la dovrebbe avere con l'Inter?" non dovrebbe neanche sussistere.Il gioco del calcio E’ GIA’ UNA BARZELLETTA. Lo sport più ricco al mondo non riesce a fare una cosa semplice come usare la stessa tecnologia usata anche nel CRICKET, che non è esattamente uno sport veloce visto che una partita può durare 5 giorni e finire in pareggio!, oppure nel basket, sport invece molto più rapido del calcio.La tecnologia che toglierebbe la necessita dei due arbitri di linea, attualmente dimostratisi poco utili, nonché toglierebbe ogni dubbio sul regolare andamento delle partite specialmente in casi difficili da vedere dal vivo.Certo toglierebbe anche i talk show di giornalisti ed ex giocatori che parlano delle decisioni arbitrali ma presumo quella sia ‘l’aspetto serio” del calcio a cui lei si riferisce. Questi seri innovatori che sono molto felici di lasciare lo status quo esattamente come è, e che riflette anche un pò l’andamento della nostra classe dirigente politica Italiana, preferendo la stagnazione ad una innovazione che rischia di togliere delle certezze.Quindi se il calcio Italiano vuole innovarsi perché non provarci e per la prima volta innovare ed essere i primi, alla faccia di quei riformisti di FIFA e UEFA.