parola al tifoso

PAROLA AL TIFOSO – Società  colpevole, Strama parafulmine. Vedere Ranocchia centravanti…

PAROLA AL TIFOSO EMANUELE MASTRANGELI Gentile Redazione, nel ringraziarVi per la possibilità che date a noi tifosi di esprimere i nostri pensieri, volevo fare delle considerazioni post Fiorentina. Eravamo nei guai e ora i guai ci sta affogando....

Alessandro De Felice

PAROLA AL TIFOSO EMANUELE MASTRANGELI

Gentile Redazione, nel ringraziarVi per la possibilità che date a noi tifosi di esprimere i nostri pensieri, volevo fare delle considerazioni post Fiorentina.Eravamo nei guai e ora i guai ci sta affogando. Questa situazione ha un solo colpevole, che poi sarebbero più di uno, la SOCIETA'.La società, intesa come Moratti, Branca, Ausilio ha tolto l'anima alla squadra. Questa situazione è figlia di un austerity che può anche essere compresa, ma non accettata a queste condizioni. E' figlia di accordi mancati (i cinesi che avrebbero dovuto finanziare lo stadio e il mercato), di un mercato non all'altezza e totalmente fuori da ogni logica (si può fare mercato anche con pochi soldi, serve essere bravi a saperlo fare) e di un allenatore che avrà anche le sue colpe, ma che è costretto a recitare una parte impostagli dai vertici poichè ha accettato di guidare l'Inter, lui, Stramaccioni, fortunatissimo prescelto prelevato dalla primavera senza fare un minimo di gavetta, a guidare una squadra in palese ridimensionamento.Lo avete sentito? Lo avete visto? Con questi risultati un qualsiasi altro allenatore sarebbe già alla porta. Ma lui no, ha la panchina saldissima (almeno fino ad oggi, dopo il derby l’evidenza potrebbe non essere più trascurabile) perché il tacito accordo che vige tra la dirigenza e l’allenatore recita cosi:” Sei un miracolato, allenavi i ragazzini e noi ti facciamo dono della prima squadra, cerca di arrivare terzo con questi qua e accontentati. Ti paghiamo abbastanza ma non troppo e tu devi fare pure da parafulmine. Tranquillo non ti cacciamo”.La verità è che nel periodo Manciniano post calciopoli vincevamo per manifesta superiorità. Ma la conferma lampante di quanto la gestione attuale si disgraziata ce l’abbiamo ripensando al periodo di Mourinho. Josè ha mandato in ferie forzate tutti nei due anni della sua permanenza in nerazzurro. Lui, da solo, svolgeva compiti di allenatore, vice allenatore, psicologo, presidente, direttore tecnico, direttore sportivo, direttore generale, capo ufficio stampa, fratello maggiore, amico, padre, madre, zio, nonno e parenti prossimi. Con la totale gestione nelle sue mani il patrimonio Inter (agevolato si da capitali disponibili) ha raggiunto l’apice perché guidato da una persona capace.Dopo di lui siamo tornati come prima. Caos, incompetenza, acquisti a pazzo (rocchi), allenatori che vanno e allenatori che vengono.L’idea che ho maturato (mi piange il cuore a dirlo) è che il problema dell’Inter sia colui che la possiede. Il Presidente Moratti, che ama questi colori all’inverosimile, se non è circondato da persone che gestiscono con criterio è capace di mandare tutto all'aria. Ed è quello che sta accadendo. Noi non siamo il Palermo, o il Genoa (con tutto il rispetto), non accetteremo mai di ridimensionare ed essere semplici partecipanti. Non è nel nostro DNA, noi dobbiamo sempre puntare al top. Si può anche non vincere, ma si deve sempre provare. Essere rassegnati a metà febbraio non ci appartiene, non ci appartiene più. Non so come intendano uscire da questa situazione. Purtroppo non vedo luce, per niente. Ho paura che ci toccherà andare in Europa League (se ci riusciremo) e affrontare il prossimo anno di nuovo da semplici spettatori, con una squadretta da mezza classifica. Dopo tutto quale grande top player vorrebbe venire in una ex grande squadra a fare la coppa di riserva? Credo chesiano nel caos più totale. La partita di ieri è lo specchio della realtà attuale della società Inter, una società senza idee. L’infortunio del buon Principe ha poi aggravato le cose. Sappiamo tutti che in queste condizioni da qui alla fine noi non segneremo più 10 gol, al massimo. Vedere Ranocchia andare a fare il centravanti mi ha fatto pensare alle parole di Ausilio:” Il mercato degli svincolati è povero. Noi non facciamo acquisti tanto per farli”. E’ vero mio caro Piero, infatti l’acquisto andava fatto prima, a mercato aperto. A livello di modulo invece, boh, si passa dal 352 al 433, dal 4312 al 3412. Non avere un modulo di riferimento a questo punto della stagione lascia perplessi…..Rimboccarsi le maniche e uscirne! E’ questo il motto lanciato dal Capitano nel post partita. Ma mi dispiace, le maniche sono belle che rimboccate già da un pezzo, in questo momento penso che mettersi le mani nei capelli sia l'espressione più giusta.

SalutiEmanuele M.