di LEONARDO VARRAUD
parola al tifoso
Perché non riproporre il 4-2-3-1?
di LEONARDO VARRAUD Inizialmente ci tenevo a ringraziare la direzione di fcinter1908 che svolge quotidianamente un lavoro incredibile che permette a tutti noi tifosi di rimanere informati su ogni dettaglio riguardante la nostra squadra del cuore....
Inizialmente ci tenevo a ringraziare la direzione di fcinter1908 che svolge quotidianamente un lavoro incredibile che permette a tutti noi tifosi di rimanere informati su ogni dettaglio riguardante la nostra squadra del cuore.Possiamo dire che in questi due ultimi anni del dopo Mou l'Inter non abbia ancora mai trovato il gioco devastante che riusciva a mettere in pratica con l'allenatore portoghese.José Mourinho era partito con un 4-3-3 piuttosto improbabile, dato che puntava su due come Mancini e Quaresma sulle fasce, dopo essersi reso conto che questo modulo era un disastro decise di passare al più collaudato 4-3-1-2 (Gasp, prendi appunti) e riuscì a portare in bacheca il campionato anche se in Champions non riuscì a superare gli ottavi di finale con il Manchester United. Il meglio però direi che è arrivato con l'innovazione di Mou, ovvero il 4-2-3-1 che poteva essere perfettamente interpretato da tutti i nuovi acquisti del famoso mercato della cessione di Ibra. Quindi dopo aver un Eto'o che pur di aiutare la squadra iniziò a fare quasi il terzino, un Milito da 30 goal a stagione e uno Sneijder spettacolare, senza citare tutto il resto della rosa indubbiamente indispensabile, l'Inter di Mourinho riuscì a portare a casa l'ormai famosissimo triplete.Via Mourinho, arriva Rafa Benitez.Benitez parte con il modulo del predecessore (ottima scelta a mio avviso), la sua avventura nerazzurra va male semplicemente a causa dei troppi infortuni che gli impongono di schierare giocatori indubbiamente non all'altezza.E' allora il turno di Leo, scacciato ingiustamente dal Milan e da Berlusconi viene a trovare rifugio in casa nerazzurra. Porta il classico 4-3-1-2 e tanto entusiasmo tanto che l'Inter, con l'attacco rivitalizzato dall'acquisto di Pazzini, fa una incredibile rimonta in campionato e riesce anche a arrivare fino ai quarti di Champions League. Poi, nella famosissima settimana decisiva, l'Inter parte con un 3-0 a favore dei rossoneri nel derby e un 5-2 contro lo Schalke. Nel momento decisivo ha forse pesato l'inesperienza di Leonardo che a fine stagione abbandona l'Inter dopo aver trionfato in Coppa Italia per un posto da dirigente nel suo Paris Saint Germain, acquistato dagli sceicchi.Dopo un lungo casting e qualche rifiuto la società ripone la propria fiducia in Gian Piero Gasperini. Come tutti sappiamo il credo del Gasp è certamente la difesa a tre. L'Inter non avendo i giocatori adatti per questo tipo di modulo raccoglie praticamente solo sconfitte, ma l'allenatore continua imperterrito seguendo le sue idee. Moratti decide di cambiare una volta per tutte e prende Claudio Ranieri. Si sta rivelando un'ottima scelta considerate le due vittorie contro Bologna e CSKA ottenute con un 4-4-2, in un momento come questo è necessario far giocare la squadra come sa, dice il nuovo allenatore. A questo punto, fossi in Ranieri, sperimenterei un 4-2-3-1 considerato che abbiamo forse anche più interpreti possibili di quelli del famoso 2010. Potrebbe venire fuori la classica difesa a 4 con Maicon (Johnatan), Lucio, Samuel (Ranocchia), Chivu (Nagatomo), diga in mezzo al campo con due tra Zanetti, Cambiasso, Stankovic, T. Motta e Poli, Forlan da trequartista esterno, che ha compiti ben diversi da quelli di esterno nel 3-4-3, perché ha come l'obbligo di accentrarsi in fase di possesso, cosa che a Diego può riuscire benissimo, Sneijder trequartista centrale, Zarate, Ricky Alvarez o Coutinho a fare il trequartista dall'altro lato con Pazzini o Milito di punta.Insomma a Benitez sono mancati i giocatori, a Leo l'esperienza, a Gasperini la duttilità, che sia la volta buona?
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