- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
parola al tifoso
di Francesco Iuliano
"Cosa succederà ora?" Domanda ricorrente di questi tempi, forse troppo.Sono giorni questi privi di sicurezze per il tifoso interista. Sembrastrano ed immotivato, ma quello che leggiamo ogni giorno (da qualchegiorno) sta creando intorno a noi tifosi un clima di incertezza e pocafiducia. Per quanto ci sforziamo di autoconvincerci, a volte, econvincerci l'un l'altro, spesso, che ciò che riportano i giornali noncorrisponde esattamente alla realtà, ci facciamo coinvolgere da unavera e propria psicosi da mercato.Eppure la memoria dovrebbe tornare ai giorni, non troppo lontani, delpre e post Madrid. Dovremmo gioire per l'impresa che ci ha vistiprotagonisti, sia come società che come tifosi. Dovremmo sentire innoi la consapevolezza che mai nessuno, in Italia, prima di questaInter ha saputo centrare la Tripletta. Dovremmo avere piena fiducia inuna Società che ha dimostrato per anni di lavorare seriamente ad unprogetto vincente. Dovremmo semplicemente pensare che ora che abbiamovinto non ha senso smettere di farlo. E' vero: un ciclo non è facileda aprire ed è ben più difficile da portare avanti, ma provarci èd'obbligo per un Club come l'Inter, a maggior ragione ora che abbiamoassaporato il gusto della vittoria "fuori porta" nell'Europa checonta.
Seguendo quelle che sono le voci pre campionati del Mondo circa ilprossimo mercato che coinvolge la Beneamata c'è da mettersi le manitra i capelli. Ma quante di queste voci rimarranno tali e quante siverificheranno? Analizziamo con un minimo di razionalità il tutto. Mourinho ci lascia, opinabile la modalità con la quale ha fatto levalige. Di certo c'è che la prossima stagione sarà un avversario. Unavversario al quale non mancherà mai il nostro affetto e rispetto perquello che ha saputo darci e per come ha guidato la squadra durantequesti due anni. Di certo c'è che il nostro Presidente è oggi uno deimigliori dirigenti del nostro Calcio. Chiunque sarà il nuovo tecnicoverrà scelto non per il curriculum ma per le capacità umane etecniche. Capello o Benitez, Hiddink o Guardiola. I nomi si susseguonoe le percentuali sono variate giorno dopo giorno, fino a focalizzarel'attenzione di tutti su quello che potrebbe essere il vero obiettivo,ovvero Capello. Perchè preoccuparsi allora?
Sul fronte mercato ci sarebbe da scrivere papiri pieni di ipotesi piùo meno fantasiose. La certezza però è una sola: che la squadraCampione d'Europa sia piena di campioni ambiti da tutta Europa è lacosa più scontata del mondo. Sta alla Società Inter gestire eventualipartenze e colmarle o respingere le offerte. Perchè preoccuparsiallora?Poi ci sono le dichiarazioni d'amore dei Nostri indirizzate a JosèMourinho. Che Josè fosse l'artefice di un gruppo maraviglioso e coesoè alla luce del sole. Dire che sarebbe un piacere giocare ancora perlui è del tutto normale. Essere legati da un contratto, essereprofessionisti e giocare nella squadra che ha battuto i Campionid'Inghilterra, Spagna e Germania e che si gioca Supercoppa Europea eMondiali per Club è tutt'altra cosa. Perchè preoccuparsi allora? Che la nostra sia una psicosi dovuta alla semplice ed ovvia paura dinon ripetersi?
© RIPRODUZIONE RISERVATA