parola al tifoso

Quando la predica viene da quel pulpito…

Chi mai avrebbe immaginato che uno degli esponenti maggiori della Juventus targata Moggi&Giraudo, avrebbe mai potuto un giorno invocare la ‘parità  di trattamento’ per ciò che accade in campo? Credo nessuno, se si rileggono le...

Alessandro De Felice

Chi mai avrebbe immaginato che uno degli esponenti maggiori della Juventus targata Moggi&Giraudo, avrebbe mai potuto un giorno invocare la 'parità  di trattamento' per ciò che accade in campo? Credo nessuno, se si rileggono le carte di quello che è stato un giusto processo e che ha messo con le spalle al muro i bianconeri per tutto (?) ciò che hanno combinato in passato.Strano che Conte abbia iniziato ad invocare questa parità  soltanto nel 2012, cioè da quando siede sulla panchina della Juventus. Magari a bordocampo, si ha una visione diversa rispetto a quella che si può avere calcando direttamente il terreno di gioco.Anche perchè non l'abbiamo mai sentito alzare la voce quando Ronaldo nel lontano '98 venne atterrato in area da Iuliano e il famosissimo, ormai, arbitro Ceccarini fece segnare al 'fenomeno' di rialzarsi e proseguire l'azione; non l'abbiamo sentito neanche quella volta in cui nel '97, l'arbitro Cesari durante Juventus-Udinese, non convalidò un gol di Bierhoff entrato di oltre un metro in porta e poi allontanato in scivolata da Ciro Ferra; mantenne i toni bassi anche durante Brescia-Juventus del 2004 quando i bianconeri riuscirono a combinare tutto e il contrario di tutto: rigore a favore con una netta simulazione di Nedved, rigore negato al Brescia per fallo su Hubner e gol in fuorigioco.Si potrebbero fare molti altri esempi, ma ci limitiamo a questi per non tediare ulteriormente il lettore, che ricorderà  alla perfezione ogni singolo accadimento in favore dei bianconeri.Già  Domenica scorsa, Marotta si era lamentato davanti alle telecamere dei maggiorni network italiani, per un mancato rigore contro il Siena in favore della Juventus. Strano che non lo abbia fatto anche quando i rigori, durante la giornata precedente, erano due ma in favore del Cagliari. Il giochetto porta però pochi frutti. E' vero che dopo il terremoto di 'Calciopoli', è vietato ogni contatto tra designatori arbitrali e società , ma lamentarsi di fronte alle telecamere di tutto il paese, invocando la 'parità  di trattamento', ha lo stesso valore. Quasi a voler dire: "Attenzione, siamo la Juve, un occhio di riguardo". Nessuno però ha avuto il coraggio in quella occasione, di far notare a Marotta come il cross sarebbe dovuto non esistere, visto che un attimo prima c'è una gomitata in piena area di Borriello a un difensore senese, che lo stesso arbitro (quello anti-Juve insomma) non ha colto. Ma vabbè, punti di vista. Mercoledi la storia si ripete, con l'intera dirigenza e staff tecnico (in primis Pirlo, Nedved e Conte) che si lamentano per due mancati rigori nella trasferta di Parma. Peccato che le stesse lamentele non vengono esercitate dalla dirigenza parmigiana, per un atterramento in area di Giovinco, se non fosse che Conte addirittura bolla l'azione come una 'simulazione che andava punita'. Addirittura! Il volo di Pirlo in area invece, sul fronte opposto, viene descritto come un netto calcio di rigore. Ma vabbè, sempre punti di vista.Non solo un comunicato ufficiale poi a sugellare l'importanza di queste dichiarazioni invocanti equità  di giudizio (stile Milan post trasferta di Cesena quando i rossoneri riscrissero la regola del fuorigioco sul proprio sito ufficiale) ma ieri Conte non è riuscito a trattenersi, volendo rispondere a Mister Ranieri, che il giorno prima aveva parlato di 'terrore' nel concedere rigori all'Inter, se la situazione fosse stata rapportata alla Juventus. Il buon Antonio Conte, dichiarando in primis di 'non prendere lezioni di stile da nessuno', ha rincarato la dose, citando lo stesso tecnico interista reo di 'aver lasciato una porta aperta ai condizionamenti'. Condizionamenti che secondo l'interpretazione, da parte del tecnico bianconero, del pensiero di Ranieri ci sono e come! Peccato che gli stessi di cui ha parlato in conferenza il tecnico nerazzurro siano 'condizionamenti futuribili', frutto magari delle parole della Juventus, abituata sino a qualche tempo fà  a sfruttare ben altre situazioni.Una lamentela siamo certi che non si nega a nessuno, ma se deve essere fatta proprio da quel pulpito...meglio pensarci più di una volta! Si rischiano cadute rovinose e non solo di stile...twitter @marcorizzo1986