parola al tifoso

ROSETTI MIGLIOR ARBITRO AL MONDO?

DI DAVIDE SELVA Tendenzialmente sono sempre d’accordo con il pensiero del nostro mister, Josè Mourinho da Setubal, ma sulle valutazioni tecniche espresse su Roberto Rosetti, bè il mio pensiero diverge totalmente da quello del nostro...

Giovanni Montopoli

DI DAVIDE SELVA

Tendenzialmente sono sempre d’accordo con il pensiero del nostro mister, Josè Mourinho da Setubal, ma sulle valutazioni tecniche espresse su Roberto Rosetti, bè il mio pensiero diverge totalmente da quello del nostro allenatore.Ho sempre avuto forti dubbi sulle direzioni arbitrali del fischietto torinese e la prestazione di domenica sera non ha fatto altro che confermarle. A mio parere in Rosetti vi è sempre stata una preoccupante incapacità di saper leggere lo svolgimento dell’incontro, lacuna che,inevitabilmente, lo porta ad applicare un metro di giudizio totalmente inadeguato alle dinamiche del match.Troppo severo quando non ve né bisogno,troppo tollerante quando la partita richiederebbe ben altra fermezza, e non mi riferisco solo alle partite dell’inter, ma anche ad altri match in cui la beneamata non era parte in causa, ma che hanno comunque evidenziato questo tipo di atteggiamento.Capitolo a parte meritano alcune sviste di Rosetti che è un pallido eufemismo definire macroscopiche.Una su tutte la mancata assegnazione nel maggio 2005 di un nettissimo rigore a favore della fiorentina per mani pallavolistico di Zauri, partita nota al pubblico per le vicende di calciopoli, per arrivare a eventi più recenti, purtroppo tutti sfavorevoli all’inter, come la mancata espulsione di Bonucci e il rigore non assegnato a Maicon.Vi è però la spiacevole sensazione che, nelle decisioni arbitrali ai danni dell’inter Rosetti, metta una forte dose di protagonismo, volendo in qualche modo incarnare la figura del Robin Hood degli arbitri che ruba ai ricchi per dare ai poveri, figura di cui francamente nessuno sente il bisogno.Nella mancata espulsione di Bonucci a Bari vi è una gravissima e volontaria interpretazione del regolamento che, per inciso, non va interpretato ma applicato e Collina, grande capo degli arbitri, aveva il dovere di fermare Rosetti per una pausa, per così dire di riflessione.Personalismi e manie di protagonismo non possono essere accettati dal disegnatore arbitrale, perché in ballo vi è la credibilità del movimento arbitrale, già messo a dura prova in un passato ancora troppo recente.