parola al tifoso

Scioccati e sciocchezze…

C’è chi tenta di spiegare il momento difficile dei tifosi interisti. Secondo TuttoSport la società di Corso Vittorio Emanuele starebbe procedendo con calma sul mercato, soprattutto per quanto riguarda Wesley Sneijder, per non traumatizzare...

Eva A. Provenzano

C’è chi tenta di spiegare il momento difficile dei tifosi interisti. Secondo TuttoSport la società di Corso Vittorio Emanuele starebbe procedendo con calma sul mercato, soprattutto per quanto riguarda Wesley Sneijder, per non traumatizzare ulteriormente i suoi sostenitori già preoccupati da una stagione caotica e dalle accuse mosse a Giacinto Facchetti.

CHE TRAUMI - Nell’articolo del quotidiano nazionale (o torinese, fate un po’ voi) si legge: “L'Inter deve rasserenarsi e stabilizzarsi dopo l'infinita serie di colpi di scena e i tanti traumi seguiti alla stagione vincente di Mourinho”.

L’addio del portoghese ha intristito gli interisti, ma non li ha distrutti. Non c’è stato neanche il tempo di disperarsi perché sono arrivati prima la Supercoppa Italiana, poi quel dicembre meraviglioso che ha portato il nerazzurro in cima al mondo. Per un trauma così c’è chi si farebbe ricoverare ogni giorno. L’addio di Benitez? E’ sembrata una scelta naturale se consideriamo che lui non aveva accettato l’Inter e l’Inter non aveva accettato lui. Manco se la Beneamata fosse l’unica squadra ad aver esonerato un tecnico nelle ultime stagioni.

METABOLISMO RAPIDO - “C’è ancora da metabolizzare – aggiunge il quotidiano - lo strano caso di Leonardo. La parola 'tradimento’ aleggia ancora e viene 'rimpallata’ tra le parti in causa anche se - va detto - il tutto all’insegna dello stile”.

E qui l’ironia diventa quasi palese. Il chiarimento non chiaro di Leo avrebbe lasciato qualche amarezza tra i tifosi. E invece l’entusiasmo degli interisti ha subito accolto Gasperini che tutti i media italiani hanno disegnato come ‘tecnicamente’ indiscutibile, ma juventino. L’ennesima accusa a prescindere. Smentita dallo stesso allenatore: “Non ho mai negato il mio passato nelle giovanili della Juve – ha detto il tecnico durante la sua prima conferenza stampa da interista – ma i colori che ho nel cuore sono quelli del Crotone e del Genoa”. Era giusto per cominciare, adesso Gasp sa cosa gli aspetta.

MA QUALE CHOC? – “Obiettivo è evitare ulteriori passi falsi in un momento difficile per l'intero ambiente sotto choc per le accuse a Giacinto Facchetti”, continua lo stesso articolo.

Passi falsi? Giacinto era la trasparenza fatta a persona, di falso nella sua vita non c’è stato proprio nulla e basta ricordarsi i suoi occhi. Il popolo nerazzurro è scioccato? E’ una sciocchezza, gli interisti sono abituati a tutto, nella loro carriera da tifosi sono stati costretti a sentirne talmente tante da non rabbrividire più per nulla. Hanno però conservato la loro capacità di indignarsi e per questo hanno reagito. Sono disgustati per il vomitevole paragone che mette sullo stesso rigo il sistema pensato, costruito a tavolino (come gli schemi degli arbitri, le ammonizioni e la moviola) e intercettato per sbaglio (non per oneste denunce giornalistiche) con telefonate nelle quali si parla del nulla. La relazione di Palazzi non ha scioccato gli interisti, li ha uniti: “Lei si sbaglia caro procuratore”. Ed è bastato ascoltare le intercettazioni di quello che chiamano Calciopoli2 per capirlo. L’allora presidente dell’Inter chiamava (un errore si, ma i termini di paragone non reggono) per tentare di arginare quel reticolo che ha intrappolato per anni il calcio italiano. Non c’erano schemi nelle chiamate di Facchetti, non c’erano nomi, li facevano gli altri. Anzi c’erano prese in giro. E per gli interisti è questa la madre delle intercettazioni: “Fa parlare lui tanto non è neanche troppo intelligente e poi c’è da dirlo quando c’è di mezzo Torino, non si incassa mai” (un assistente Aia e Bergamo cercando di intortare l’interista.ndr). Quando c’era di mezzo la Juve di Moggi & co. non poteva guadagnarci nessuno. Di sicuro non ci guadagnava l’Inter. E abbiamo le prove.