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parola al tifoso
Grandissima partita e bellissima serata. La quarta vittoria consecutiva dell’Inter di Leonardo è stata sicuramente la prova definitiva che qualcosa è cambiato e la prestazione dei nerazzurri ha rappresentato il corollario di quello che si era intravisto nelle prime tre partite.
Se con il Napoli si era vinto con qualche attimo di paura, a Catania si era rimontato con la rabbia e con il Genoa in Coppa Italia aveva mostrato la bontà della rosa e del progetto, questa sera credo si sia davvero vista l’Inter della stagione scorsa per convinzione, forza, voglia e tenacia. Alla fine, molto probabilmente, le cose sono più semplici di quanto sembrano e quindi la squadra non ha mai amato l’ex tecnico Benitez che credeva di poter migliorare e cambiare un meccanismo ormai perfetto. Leonardo invece ha proseguito sulla stessa strada tracciata da Mourinho, ha ricompattato l’ambiente, ridato entusiasmo, messo gli uomini giusti al posto giusto, usato il buon senso e una spiccata dote di psicologia nel gestire i cambi. Insomma ha fatto e sta facendo quello che doveva fare.
Eto’o, Maicon e Zanetti sono i simboli di questa serata di gennaio fredda ma caldissima sotto il profilo dell’entusiasmo che ho sentito allo stadio. Il “Re Leone” ormai non sorprende più con le sue marcature, ma è comunque ufficialmente tornato con due reti da manuale del calcio. Del “Colosso” si erano perse le tracce fra infortuni e mal di pancia, poi è arrivato il nuovo tecnico è qualcosa è cambiato, sicuramente il migliore acquisto per la seconda parte della stagione. Per “Il Capitano” invece parla da sola la standing ovation di tutto lo stadio alla sua uscita dal campo dopo la partita numero 519 in campionato. La curva lo ha invocato ad andare sotto la Nord per raccogliere un lunghissimo applauso a partita ancora in corso e lui ha contraccambiato. Infinito.
Insomma siamo contenti, stiamo vincendo, recuperiamo giocatore dopo giocatore, abbiamo un allenatore vivo in panchina e amato da tutta la squadra, siamo campioni del mondo in carica ed abbiamo la forte motivazione di effettuare una rimonta impossibile. Un sogno, non un’ossessione, come diceva Mourinho a proposito della Champions’ League, pensiero come sempre indovinato in pieno. Ora bisogna battere il Cesena nel primo recupero mercoledi prossimo e continuo a sperare in un paio di colpi di mercato in questo gennaio (Sanchez su tutti).
Sarà forse per tutti questi motivi che la sponda rossonera del Naviglio ci nomina in ogni intervista, ci richiama in ogni pensiero e comincia a mostrare una certa insofferenza ? Credo che dalle parti di Milanello stiano incominciando a non dormire tranquilli di fronte a questa Inter …
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