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parola al tifoso
‘Sarà come Inter-Barcellona’, aveva detto Pep Guardiola. Ma si sbagliava, per sua fortuna. I suoi stessi giocatori lo hanno smentito. Josè Mourinho, lo stesso uomo che si trovava sulla panchina nerazzurra in semifinale di Champions (Inter-Barcellona 3 a1 all’andata; Barcellona-Inter 1 a 0 al ritorno) nell’aprile scorso, non è bastato a replicare. I blaugrana, nel primo ‘clasico’ della stagione, danno al Real Madrid una lezione che costa all’allenatore portoghese sberleffi e polemiche (a cui un giorno replicherà). Messi è imprendibile, Xavi è un regista fenomenale, Iniesta è fortissimo, Piquè difende da far paura. Funziona come una macchina il Barcellona del Pep, tanto che pure uno come Totti ritiene ‘impossibile’ batterlo.
Eppure era stato proprio lo Special One ad impostare la rete per imbrigliare i blaugrana, solo qualche mese fa, con altri uomini. La remuntada mai avvenuta, la resa di una squadra fortissima che, con il 60% di possesso palla in una partita, non è riuscita a battere l’Inter.
Non oseremmo mai togliere a Mourinho quel che è di Mourinho, per carità, ma il largo risultato del derby spagnolo a favore dei catalani, potrebbe essere anche la dimostrazione palese di una verità negata per tanto tempo: l’Inter 2010 è una squadra che ha meritato di vincere quella coppa per quello che i suoi giocatori sono riusciti a fare sul campo. Battendo questo stesso (simile) Barcellona, i nostri ragazzi (Eto’o che difende insieme a Lucio e Samuel, Sneijder che dipinge, Zanetti, Deki, e Cambiasso che spingono, Milito che segna), gli stessi che oggi stanno cercando di superare un momento complicato, hanno fatto quell’impossibile (solo per gli altri).
I nerazzurri Campioni d’Europa sono riusciti a ‘rapire i marziani’, undici supereroi sul prato verde e un condottiero in panchina. Ma se il comandante (considerato dai più come fautore unico delle vittorie nerazzurre) è lo stesso che ieri sedeva sulla panchina del Real Madrid (che ha pur sempre giocatori del calibro di CRonaldo) e non è riuscito ad arginare in nessun modo l’onda blaugrana, non vi viene il dubbio che la vera Special era l’Inter?
E se la risposta che vi siete dati è ‘Si’, allora non credete che la stessa squadra possa liberarsi finalmente, con un sano arrivederci, dal fantasma di Mou (che quella mentalità, è indubbio, ce l’ha lasciata in eredità) e continuare (a vincere) per la sua strada?
La strada nerazzurra, quella che agli interisti va bene sempre, qualsiasi cosa accada e a prescindere da chi siede in panchina.
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