parola al tifoso

Si scrive sogno, si legge Milito

Ci sono momenti in cui il sonno ti aggredisce da tergo, come il più duro degli stopper, lasciandoti come unica opzione quella di cadervi dentro. Talvolta capita anche di perdersi tra sentieri onirici che a volte hanno il profumo del ricordo,...

Alessandro De Felice

Ci sono momenti in cui il sonno ti aggredisce da tergo, come il più duro degli stopper, lasciandoti come unica opzione quella di cadervi dentro. Talvolta capita anche di perdersi tra sentieri onirici che a volte hanno il profumo del ricordo, mentre altre invece sono l'anticamera d'una realtà ormai prossima. Il mio sogno ha un nome (anzi due) ed un cognome ben preciso: Diego Alberto Milito.

E' un sogno diverso dagli altri, unico seppur differente in ogni sua visita al mio subconscio. L'ho visto in versione ''arma segreta'' nelle mani del Generalissimo Leo, per poi esplodere come una bomba sulle speranze di vittoria delle truppe del Diavolo. Ho combattuto con lui dagli spalti, mentre lo ammiravo nell'abbattimento dell'ennesimo attacco tedesco a suon di cannonate in fondo al sacco, al fine di raggiungere nuovamente le vittorie che l'hanno portato ad essere eletto Principe nerazzurro per acclamazione.

Ma poi mi sono svegliato. O forse non mi sono mai addormentato. Sono un serial-dreamer. E' nella mia natura. E non mi vergogno di farlo anche ad occhi aperti. Amo questi nostri colori e le realtà simili alle fiabe.

Caro Diego, la sorte è in debito con te in questa stagione. Credo sia giunto il momento di saldare i conti. Fatti dare un paio di mesi di forma e salute formato maggio 2010, in modo tale da esaudire i desideri del ''tuo'' popolo e spazzare via ogni nube sul tuo futuro alla corte del beneamato Biscione. E trasformar così a suon di gol la realtà in un pazzo sogno chiamato Triplete-Bis. Pazzo come l'Inter.