parola al tifoso

Siamo davvero pronti o ci manca qualcosa ?

Alessandro De Felice

Serata fredda e nebbiosa, soprattutto nel pre-partita e nel primo tempo. Anche l’Inter e la sua classifica erano avvolte nella nebbia e nella foschia fino a qualche settimana fa. A dicembre, complice anche gli impegni dei nerazzurri nel Mondiale...

Serata fredda e nebbiosa, soprattutto nel pre-partita e nel primo tempo. Anche l’Inter e la sua classifica erano avvolte nella nebbia e nella foschia fino a qualche settimana fa. A dicembre, complice anche gli impegni dei nerazzurri nel Mondiale per Club, si parlava di pericolo -16 nei confronti del Milan, poi proprio nel giorno della conquista del Mondiale, qualcosa è cambiato. I rossoneri hanno perso con la Roma, rubacchiato 3 punti a Cagliari, sofferto contro Udinese e Lecce. In poche settimane ci troviamo a -6 e pochi sinceramente avrebbero potuto prevedere questa situazione, pur con le due partite da recuperare.

Il campionato per l’Inter inizia ora. Ieri sera dopo i primi venti minuti veramente convincenti, non si è vista una bella partita e ancora una volta a mio avviso sono stati evidenziati i problemi di una squadra che ha alcuni elementi imprescindibili come Milito, Motta e Samuel. L’Inter ha il futuro nelle sue mani ma una vittoria nei prossimi mesi dipende anche da quello che accadrà o non accadrà da qui alla fine del mercato di gennaio. In difesa speriamo che Ranocchia non sia quello visto contro il Genoa in Coppa Italia ma possa mostrare le sue qualità al meglio, a centrocampo ed in attacco abbiamo bisogno di rinforzi, prima che sia troppo tardi. Certamente l’Inter quando è in forma e ha tutti i giocatori a disposizione è la più forte in Italia, nessun dubbio, ma giocando ogni tre giorni è impossibile pensare che Milito – Eto’o possano essere sempre disponibili (anche ieri sera Milito ha avuto qualche problemino fisico), così come il delicatissimo Thiago Motta. Rimanere ancora fermi dopo gli errori della scora estate sarebbe imperdonabile.

Ieri sera si sono visti nuovamente un grande Maicon, un infinito Cambiasso, un sempre pronto Zanetti ed un ottimo Eto’o, ma vorrei ricordare per una volta l’importanza di Christian Chivu. Ormai da alcune stagioni Chivu gioca in un ruolo non suo a sinistra, come lui spesso ha cercato di far capire. Il giocatore romeno è un difensore centrale, oppure può essere impiegato centrale di centrocampo come in nazionale. Nonostante questo, ha sempre dato il suo apporto e ieri ha segnato il goal decisivo sbloccando una partita che si era parecchio complicata. Mi piacerebbe davvero poterlo vedere nel suo ruolo naturale, ad esempio in questo momento a fianco di Lucio, con Zanetti oppure Santon a sinistra.