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parola al tifoso
Gli amanti della scaramanzia ormai sanno bene che quando l'Inter affronta il Siena nelle ultime giornate di campionato, è sempre una partita che può decidere qualcosa di importante. Anche ieri, per la quarta volta consecutiva è stato cosi. Ci troviamo a dover lottare per lo scudetto, con tutta l'Italia contro. Solo la Lazio è con noi, mentalmente e fisicamente dato che 500 bandiere biancazzurre spiccano tra le oltre 2000 nerazzurre presenti in Curva ospiti a Siena.Io ero tra quei pochi fortunati che sono riusciti ad acquistare il biglietto e a poter godere quindi di questa partita dal vivo.La partenza da Milano per raggiungere Siena è stata dura, sveglia presto, tutti in macchina e via sino in Toscana. L'arrivo è quasi surreale, una calma piatta impressionante e solo tanti tifosi nerazzurri già in Piazza del Palio a scattare delle foto ricordo di quella giornata che potrebbe regalarci il 18° scudetto. Un caffè al bar per fare colazione e poi ci si ritrova nei pressi dello stadio. Una chiacchera scambiata con altri tifosi, qualche pessimista di troppo 'speriamo di non ripetere il 5 maggio', ma tanta gente che ci crede 'oggi al Siena gliene diamo sei'. Finalmente le ore 12:00, apertura dei cancelli del piccolissimo stadio Artemio Franchi, entrano i primi supporters e ci si mette seduti ad aspettare l'arrivo della squadra che avviene verso le 13:00. Il tempo è strano, si alternano pioggia e sole. Troppa confusione per noi scaramantici: la pioggia ci ricorda la vittoria ottenuta a Parma nell'ultima giornata di due anni fa, il sole ci ricorda quel maledettissimo 5 Maggio.Finalmente arrivano le 15:00, si attende la contemporaneità del fischio anche a Verona e iniziano gli ultimi 90 minuti di un campionato esaltante. L'Inter attacca e il Siena difende in 9 uomini dietro la linea del pallone. La prima occasione però è per Ekdal che sbaglia clamorosamente. 'Fortuna per noi' pensano tutti, ma si sa che saranno altri 90 minuti al cardiopalmo. Il match prosegue, l'Inter carica a testa bassa ma senza riuscire a far male a questo Siena che gioca la partita della vita. Cross di Sneijder, Balotelli al volo...traversa! 'La palla non vuole saperne di entrare', ma ricomincia a piovere, buon segno. Intanto a Verona le cose si complicano, la Roma con un incredibile uno-due ha già messo fuorigioco il Chievo. Ora dipende solo ed esclusivamente da noi. Morganti fischia la fine del primo tempo, le squadre vanno negli spogliatoi e comincia ad uscire un barlume di sole. 'Il 5 Maggio sta tornando' è il pensiero che ricorre nelle menti di tutti noi presenti a Siena. Stavolta però la voglia di lottare è troppa per arrendersi al destino.Inizia il secondo tempo e la nostra voce diventa sempre più forte, Chivu è teso quanto noi mentre si scalda sotto il nostro settore. Ma la sua incitazione con le mani verso l'alto, ci dà ancora più forza. Lui è rinato dopo un intervento al cranio, bisogna vincere e tifare anche per lui.12° minuto, progressione del Capitano, palla per Milito, tocco d'esterno ad anticipare il portiere...gol!!! Lo stadio esplode, il Franchi si riscopre tutto nerazzurro, la gente sugli spalti fa uscire tutto quello che aveva covato durante i precedenti 57 minuti. 12° il minuto in cui è stato il gol, 12 il numero 'ideale' dei tifosi, definiti da sempre il dodicesimo uomo in campo. La scaramanzia torna, cosi come il sole che diventa più forte sino a quando Morganti non fischia la fine. Il sole è ancora più splendente, il cielo è nerazzurro per via della pioggia caduta precedentemente su Siena e delle nuvole. I tifosi si lasciano andare ed i giocatori con noi. Il 5 Maggio è stato finalmente e realmente esorcizzato, rimanendo solo un brutto ricordo. Il numero 5 ora ci ricorderà il numero di scudetti consecutivi vinti dalla nostra Inter.Riprendendo una frase di Vasco Rossi, posso dire che ieri è stata 'una splendida giornata straviziata, stravissuta senza fiato, una splendida giornata sempre con il cuore in gola fino a sera, che fino a sera non arriverà'.
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