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parola al tifoso
Qualcuno è arrivato davanti allo store ‘Solo Inter’ già a mezzogiorno. La fila alle quattro, ora dell’appuntamento con il capitano, è già arrivata in Galleria. Da Parigi, da Taormina, dal Giappone, tutti ad aspettare che Javier Zanetti faccia il suo ingresso trionfale e si metta a dispensare sorrisi e autografi. Quando arriva l’uomo dei record e dei fumetti nerazzurri un coro lo accoglie: “Un capitano, c’è solo un capitano”. Intanto nella vetrina del negozio di libri di fronte spunta una sciarpa nerazzurra con la scritta ‘Curva Nord’. E a qualcuno viene in mente di scaldare la serata: ‘Chi non salta rossonero è’.
UNA VITA NERAZZURRA - Quando il capitano si siede per firmare il primo autografo sa che dovrà farne almeno altri mille. Sono le persone che lo aspettano: c’è chi ha scoperto del suo incontro con i tifosi solo in metro ‘E allora sono arrivata qui, mica potevo perdermi Zanetti’. C’è una nonna che ha comprato il libro ‘757 Javier Zanetti. Record di fedeltà’ per i suoi nipotini, è il loro regalo di Natale: ‘ma vale ancora di più se sopra c’è la sua firma’. C’è addirittura chi è milanista: ‘Accompagno il mio fidanzato che tifa Inter, ma voglio dire al vostro capitano che è un grande’.
CHE FILA - Qualcuno passa per caso e si chiede: ‘Perché questa fila?’. ‘Per Zanetti’, precisa qualcun altro. C’è chi sorride e si mette a seguire la folla, chi fa spallucce: ‘Io tifo per un'altra squadra’ e se ne va. In mezzo a tutta quella gente spunta un viso conosciuto, è quello della signora Milly Moratti. Si avvicina, in tanti le chiedono una foto e lei si concede ai flash, poi chiede ‘gentilmente posso passare' - sorride e aggiunge - 'o devo fare la fila?’. Basta a fare aprire il popolo nerazzurro in due. La Polizia locale ha il suo bel da fare per contenere l’entusiasmo.
IL CAPITANO - Un tifoso alza al cielo un cartellone 'arrangiato', ma conciso: ‘Il capitano, unico vero eroe di questo campionato’. La porta dello store si avvicina e sembra la conquista della luna: in lontananza spunta un ciuffo familiare. Lo circondano diversi ‘addetti ai lavori’, gli passano i libri, le maglie, le cartoline, i palloni e lui firma al volo come se fosse un gol da fare in rovesciata. E’ un attimo, gli dici ‘Capitano’, le sue mascelle storiche si fanno leggere, un sorriso, ‘ciao’ ti risponde. E te ne vai. Perché sai che ha ancora da fare, non andrà via di lì se prima non avrà accontentato tutti. Tre ore di attesa per un sorriso e un autografo. E cosa volete che siano per un interista?
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