parola al tifoso

Una sconfitta ci può anche stare, ma non così

L’abbiamo attesa per due lunghe settimane. E adesso una sola domanda rimane: “Ma davvero non potevamo fare di meglio?”. Il tifoso interista si sente un po’ tradito all’indomani del derby perché, va bene, una sconfitta ci può anche...

Alessandro De Felice

L’abbiamo attesa per due lunghe settimane. E adesso una sola domanda rimane: “Ma davvero non potevamo fare di meglio?”. Il tifoso interista si sente un po’ tradito all’indomani del derby perché, va bene, una sconfitta ci può anche stare, ma non così. In partite come il derby non è tanto la tattica a fare la differenza, quanto il cuore e la voglia che ci metti nel giocartela. E l’Inter sabato sera ha peccato in entrambi i fronti.

La stracittadina tanto attesa, mai come questa volta, aveva un valore e un sapore diversi. Ci si giocava la stagione, ci si giocava il coronamento di una rincorsa lunga mesi. E, invece, in 90 minuti abbiamo visto in campo 11 giocatori smarriti all’interno di un gioco avversario per nulla esaltante. Ma alla fine, vince chi butta più palle dentro e mi chiedo “Staremmo commentando la stessa partita se Eto’o non avesse sbagliato, ancora una volta ahinoi come a Torino, quel goal così facile che, come si dice in questi casi, era più facile fare che sbagliare?”. Ovvio che una risposta a questa domanda non l’avremo, ma il calcio è fatto di episodi e forse iniziare il secondo tempo in parità ci avrebbe consentito di raccontare oggi tutta un’altra storia. Non siamo più abituati a vedere i nostri mostrare un gioco così spento. Tutte le promesse che ci avevano fatto in settimana? Perché Motta non correva? Come ha fatto il Pazzo a mangiarsi quel goal? Sneijeder, ha giocato troppo in nazionale? … rimarranno solo tante domande senza alcuna risposta.

L’amarezza rimane. Ma non giurerei sul fatto che sia tutto finito. Possiamo ancora giocarcela, mancano 7 partite, 21 punti e il calendario sorride più a noi che ai cuginastri. Sarà fondamentale l’approccio psicologico alle prossime gare, perché se i nostri campioni scenderanno in campo con lo stesso spirito con cui sono scesi sabato a San Siro possiamo dirlo “Finisce qui”!