Zenga, perché no?

Secondo alcune indiscrezioni, riportate dalla Gazzetta dello sport,  Walter Zenga starebbe per ricevere un'offerta da parte dei Red Bulls. Per lui sarebbe un ritorno negli Stati Uniti, dopo l'esperienza, sempre da allenatore, con i New England Revolution dal '97 al '99. Magari questa notizia interessa a pochi, ma in un momento di forte indecisione in casa Inter, potrebbe interessare anche a noi tifosi nerazzurri.

Il nome di Walter Zenga è stato spesso associato all'Inter, non solo per il suo passato tra i pali proprio con la maglia nerazzurra (cresce nelle giovalini, dal '70 al '78, approda in prima squadra nell'82 e ci rimane fino al '94) ma anche per la sua carriera da ct. Già nel dopo Mou il suo nome compariva tra i papabili successori dello Special One. Lo stesso Josè aveva dato la sua benedizione, ma poi non se ne fece più nulla: nel maggio 2010 Zenga firma un contratto biennale con gli arabi dell'Al-Nassr, ma nel dicembre 2010 denuncia di non essere stato mai pagato, lascia il club e poco dopo approda sulla panchina dell'Al-Nasr di Dubai. Tuttavia anche questa esperienza pare esser giunta al capolinea, è questo ciò che emerge dalle voci che lo vorrebbero negli States.

L'associazione tra Inter e Zenga è stata sempre forte: l'Uomo Ragno ha cuore nerazzurro, come ci scrive uno dei tanti fedelissimi lettori di fcinter1908.it, Nicolas Giardino. L'ex portiere da vero "eroe" ha vari "poteri": oltre alla fede interista, la tenacia, la determinazione, la grinta, la capacità di tenere a bada i giornalisti e rispondere a tono quando il caso lo richiede (celebre il botta&risposta con Varriale a Stadio Spint). Un po' alla Mou-maniera insomma. Eppure il suo nome stavolta, nel toto-allenatore, non è ancora spuntato fuori. Come mai?