Vincenzo Italiano, dopo la gara di San Siro contro l'Inter, ha analizzato con i giornalisti presenti in sala stampa quanto accaduto durante i 90 minuti. FCINTER1908.IT, presente all'incontro con i suoi inviati, vi riporta le sue parole. «Autostima? Tanto perché sappiamo quanto è difficile andare via da qui portando a casa punti e la soddisfazione è tanta. La prestazione è meritata nel senso che abbiamo avuto occasioni. Potevamo uscire dalla gara ma nel secondo tempo abbiamo sbagliato meno e siamo riusciti a fare gol. Abbiamo anche creato il presupposto per andare in vantaggio. Andiamo a casa soddisfatti e adesso una partita dietro l'altra e da qui ci possiamo andare con grande stima».
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Italiano irreale: “Primo gol Inter viziato da un fallo. Castro? Margini mostruosi e…”
-Su due a due possibilità di vincerla?
A venti secondi dalla fine del primo tempo potevamo finire in parità ma a volte ci si riesce, a volte si lavora in maniera sbagliata e le letture non essere corrette, nel secondo tempo le abbiamo avute tutte giuste e la maledizione dei minuti di recupero la dobbiamo tamponare. Alla fine con sostanza più che altro ci siamo portati a casa il punto.
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-Sicuri di venire a Milano a fare una bella partita, specie i trequartisti. Piccola recriminazione su atteggiamento della difesa?
Forse nel primo tempo. Sul secondo gol. Il primo è viziato forse da un fallo e l'arbitro era di spalle e non si è accorto. Il Var poi ha comunicato diversamente. Sul secondo gol dobbiamo lavorarci, stare più attenti. L'unica cosa che io penso è che quando vieni qua quando hai palla devi metterli in difficoltà e lo abbiamo fatto bene. Impossibile non concedere nulla all'Inter, ma bravi a non uscire dalla partita. Ci sono ancora tante partite, ma l'autostima in questo momento fa bene.
-La prova di Moro è quello che cerca dal gruppo? Il Bologna se la gioca con tutti, cosa rappresenta?
Sono felicissimo delle risposte dei miei ragazzi. Sapete quanto sono importanti le rotazioni. I ragazzi mi hanno reso contento. Prestazioni come quelle di Nicola e Casale mi rendono felice. Tutti devono fare prestazione. Sabato alcuni non hanno giocato e sono freschi e lucidi e il nostro cavallo di battaglia deve essere questo. Uno per tutti e tutti per uno. Anche chi non giocava da un pezzo ha fatto una grande prestazione.
-Quanto manca nell'idea che ha del percorso della squadra per raggiungere lo step da grande in Europa dove non sono arrivati i risultati?
In Europa abbiamo un coefficiente di difficoltà come quello di stasera e per ritmo e intensità queste sono come partite di CL. Affronteremo il Dortmund in casa. Stiamo crescendo e dobbiamo farlo velocemente, ma serve tempo per maturare e crescere. Abbiamo un'età media bassa. Castro contro Bastoni, de Vrij e tutti i giocatori dell'Inter, ha venti anni e margini enormi. Lavoriamo e andiamo via con queste prestazioni. Poi nelle ultime due in CL vogliamo toglierci le soddisfazioni sapendo che il livello è questo.
-Italiano che affronta la CL quanto è cresciuto?
Potevamo far meglio, non so. Abbiamo avuto anche non tanta fortuna nel sorteggio: girone tostissimo con tutte squadre di grande livello in ambienti caldissimi. All'inizio anche un po' l'emozione essendo una squadra a primo impatto contro mostri sacri ma siamo cresciuti. L'ultima a Lisbona abbiamo fatto una signora partita. Si vede che stiamo crescendo in maturità ed esperienza. È stata un'esperienza bellissima, venivo dalla Conference: è un altro livello e impareremo di più tutti. C'è intensità e qualità e se vuoi giocartela alla pari devi giocartela.
-Castro?
Ha margini mostruosi e una fame importante, viene in campo per diventare un giocatore importante. Ho risposto già in parte prima: la fame non gli manca. Lavora per la squadra e per sé stesso, ha letture da giocatore adulto. Può diventare davvero un grande giocatore. Deve continuare così.
(Fonte: FCINTER1908.IT, dagli inviati al Meazza Eva A. Provenzano e Daniele Vitiello)
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