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Inzaghi: “Quando sono arrivato non ci davano neanche tra le prime 4. Dimarco e Thuram…”

Inzaghi: “Quando sono arrivato non ci davano neanche tra le prime 4. Dimarco e Thuram…” - immagine 1
L’allenatore nerazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in Spagna tra cui l’inviato di Fcinter1908.it
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

L’attesa cresce per Barcellona-Inter. I nerazzurri sono appena arrivati in terra spagnola, dove a breve sarà il momento delle parole di rito in conferenza stampa. Spazio ovviamente a Simone Inzaghi, che presenterà la gara di domani sera. Qui le sue considerazioni, raccolte dall’inviato di Fcinter1998.it: "Questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, l'ultima settimana non cancella il lavoro di 4 anni con tantissimi paletti e grandissima chiarezza. E' stata una stagione entusiasmante, al di là delle ultime partite. Potevamo far meglio, le abbiamo analizzate. Siamo comunque qui a competere su ogni obiettivo quando qualcuno aveva detto che sarebbe stato difficile arrivare tra le prime quattro in Italia. Siamo riusciti a fare qualcosa in cui io speravo, ma siamo andati al di là delle più rosee aspettative".

E’ il momento più difficile sulla panchina dell’Inter?

“Quando stai affrontando una semifinale di Coppa dei Campioni non può essere il momento più difficile. Veniamo da una settimana storta, dobbiamo fare di più e meglio, ma siamo tutti entusiasti della partita che andremo a fare domani, contro la squadra che segna di più al mondo. Servirà una partita di sacrificio quando sarà il momento, dovremo essere puliti tecnicamente: serviranno tante componenti per venire a capo contro un avversario così forte”.


Qual è il confine tra ambizione e pressione?

“Abbiamo dimostrato che l’ambizione c’è sempre, anche se in campionato ora non dipende più da noi. L’ultima settimana non è stata positiva, ma la squadra sta bene, ha voglia e farà la semifinale a testa alta, poi vedremo chi andrà in finale”.

Dimarco più sì che no?

“Sulla formazione vediamo. Thuram ha fatto oggi il primo allenamento con la squadra, non lo vedevamo dal Bayern, devo valutare domani. Parlerò ancora con il ragazzo e valuterò. Gli altri ci sono tutti, eccetto Pavard. Senza di lui ho Bisseck, Darmian o anche De Vrij. Dumfries può partire dall’inizio, è un giocatore che ci può dare tanto”.

Ti aspetti un Barcellona diverso?

“La squadra la conosciamo, ha grande mentalità offensiva e quando perde palla è tra le più organizzate al mondo. Ha centrocampisti tra i migliori al mondo, tanti sono cresciuti nel settore giovanile. Vengono da 150 gol stagionali, hanno vinto due titoli e abbiamo massimo rispetto, ma nessuna paura. Vogliamo giocarci due gare da vera Inter".

Quanto della doppia sfida con il Bayern ti porti in campo domani?

"Ognuno ha la sua filosofia. In qualcosa si assomigliano, ma noi dovremo mettere in campo tutto quello che abbiamo messo in campo contro il Bayern Monaco. Servirà grandissima lucidità, sarà partita di tante scelte. Abbiamo cercato in questo giorno e mezzo di approfondire molto al video, qualcosa in campo stamattina abbiamo fatto per fare una partita molto organizzata".

Qual è la prima componente che dovrete tenere sotto controllo?

“Dovremo essere bravi in palleggio, essere puliti per cercare di eludere le loro riaggressioni. Ci dovremo difendere da squadra, sapendo che abbiamo bisogno di tutti”.

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Quanto peserà nella scelta su Thuram il pensiero del ritorno tra sei giorni?

“Questo lo sappiamo. E’ pesato anche il pensiero della partita d’andata, speravo di averlo già per la Roma e così non è stato. Molto dipenderà da come starà il ragazzo domattina al risveglio”.

Hai visto una rabbia in più in allenamento?

“Chiaramente. Veniamo da una brutta settimana, che con cancella il lavoro fatto. Sappiamo che dovevamo fare meglio, abbiamo analizzato l’ultima di campionato, ma sull’impegno e la dedizione i ragazzi sono poco attaccabili. I ragazzi mettono un impegno folle, la curva per questo si è unita a loro in un momento difficile dopo una sconfitta del genere”.

Avere o meno Thuram domani può cambiare anche dal punto di vista tattico?

“No, è una cosa che ho sentito. Se non dovesse giocare Thuram, penso dovrei scegliere tra Taremi e Arnautovic. Arnautovic ha giocato 90’ ieri l’altro, Taremi ha giocato in Coppa Italia. Vedremo come starà Thuram”.

Come sta Dimarco?

“Federico sta bene. La squadra a livello fisico sta molto bene, perché ho letto che ci sono problemi a livello fisico e la squadra sta molto bene. Siamo andati fisicamente sopra al Bayern monaco una settimana fa. Abbiamo avuto qualche infortunio in più, ne ho parlato anche con altri colleghi. Le ultime partite non devono trarci in inganno. Federico ha avuto un problema, è rimasto fermo, ma ha sempre fatto grandissime gare. Domani giocherà dal primo minuto, poi vedremo come andrà la gara”.

C’è tanta differenza tra Inter e Barcellona in questo momento?

“No, sono le quattro migliori d’Europa arrivate meritatamente in questo momento della stagione. Purtroppo veniamo da una settimana molto brutta, il Barcellona viene dalla Coppa del Re vinta. Siamo qui con due stati d’animo diversi, ma la squadra ha lavorato tantissimo. Cercheremo di fare una grande gara”.

Cosa pensi dell’esplosione di Lamine Yamal?

“Bisogna fare i complimenti al Barcellona, Yamal è un talento unico al mondo. Riesce a fare grandissime giocate, è molto utile alla squadra. Sarà un osservato speciale domani, così come tanti altri”.

Che pensi anche degli altri del Barcellona?

“Una squadra che conosciamo molto bene, ci abbiamo giocato anche due anni fa. Già allora si capiva che c’era una grandissima squadra, anche se non c’era Yamal. Gli altri c’erano, hanno tutto ciò che serve per fare un grandissimo gioco”.

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