Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ha commentato così in conferenza stampa il successo per 2-1 contro la Fiorentina: "I ragazzi sono stati bravissimi, il pubblico, abbiamo vinto insieme una partita importante per il nostro cammino, abbiamo approcciato molto bene entrambi i tempi, da squadra matura. Non era semplice, la Fiorentina era uguale a giovedì, erano in tanti nella loro metà campo. La squadra, a differenza di giovedì, è stata più veloce, più brava sulle seconde palle e a non perdere equilibrio. Eccezion fatta per il rigore, Sommer è stato abbastanza tranquillo".


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Inzaghi: “Fiorentina arrabbiata? Rigore Darmian non c’è mai, mai! E col Milan a noi…”
Avete sempre vinto dopo un ko. Come riuscite a resettare dopo ogni sconfitta?
"Abbiamo analizzato quello che era successo giovedì, ho cercato di alleggerire i ragazzi, non abbiamo fatto il ritiro. Ho detto di non ascoltare quello che si diceva in giro, c'ero io come garante per tutti. Hanno recuperato energia e hanno fatto un'ottima prova. La Fiorentina è venuta a difendersi con giocatori che hanno gamba e forza, che possono sempre creare problemi".
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Quanto valgono questi 3 punti? Perchè dopo ogni sconfitta si parla di squadra e di un Inzaghi in crisi di nervi?
"Devo essere sincero: sono stato contento che si parlasse solo di Inzaghi, volevo che i ragazzi stessero tranquilli. Non posso dire niente a loro: mi hanno regalato 6 trofei, uno scudetto, una finale di Champions. Non avevo dubbi che si parlasse tanto di Inzaghi, sono l'allenatore e questo mi tranquillizzava per la partita di stasera. I ragazzi erano sereni, hanno lavorato bene, non erano contenti di quanto accaduto giovedì. Dobbiamo continuare il nostro percorso, che è un grande percorso, che dura da 6 mesi: non bisogna fermarsi, altre squdre stanno facendo altrettanto bene e non mollano. Vedremo cosa succederà nelle ultime 14".
Si dice che alleni la squadra più forte: non è facile mantenere la continuità con gente in là con gli anni e non rinnovata.
"Sono molto contento della squadra che mi ha allestito la società. Sapevo quando sono arrivato che c'erano problemi, che dovevamo stare dentro determinati paletti, abbiamo sempre provato a migliorarci. In questo momento abbiamo preferito rimanere con questi giocatori, io non ho messo la porta a nessuno, si comportano in maniera esemplare e tengono tantissimo alla maglia dell'Inter. Potevamo essere in 25-26, ci abbiamo provato, abbiamo una società forte alle spalle che ha sempre rispettato questi paletti. Ho scelto questa sfida con grandissima voglia, spero di poter continuare a mantenere l'Inter a questi livelli".
Qual è stato il motivo della tensione con la panchina della Fiorentina?
"Erano arrabbiati, come ero arrabbiato io a Leverkusen per un gol preso dopo calcio d'angolo concesso dopo un fuorigioco di un metro e mezzo. Non avevo capito cosa fosse successo sul gol, c'è stato un attimo di tensione ma è finito tutto lì. Ho rivisto le immagini del rigore, è un rigore che non esiste mai, mai: è intervenuto il Var quando settimana scorsa per noi non è intervenuto, e ci avrebbe permesso probabilmente di vincere una partita importante. Capisco Palladino e la Fiorentina, la palla era uscita ma in quel caso non può intervenire il Var. Sul rigore Darmian è a un metro e mezzo, e questa volta è intervenuto il Var: un rigore che per me non esiste. Più lo rivedo, più penso che l'intervento del Var non ci dovesse essere".
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