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Juric: “Ultima spiaggia? Non ci penso! Ci sono stati litigi pesanti e scontri, me ne vado se…”

Alessandro Cosattini Redattore 
La Roma torna in campo per affrontare il Torino: alla vigilia della partita, il tecnico Ivan Juric ha parlato così in conferenza stampa

La Roma torna in campo per affrontare il Torino. Alla vigilia della partita, il tecnico Ivan Juric ha parlato così in conferenza stampa.

FIORENTINA - "Hai detto bene, c'è stato un crollo emotivo rivedendo le immagini. penso che dopo 40 giorni di buon lavoro mi aspettavo una grande passione mentre per me c'è stato un crollo totale. Può diventare una svolta positiva. A volte è meglio perdere così che perdere 1-0 e nascondere delle cose che covano da anni".

TORINO - "Vanoli sta facendo bene, ci sono tanti giocatori che sono cresciuti e tanti acquisti buoni. È una squadra di valore e di idee. Noi dobbiamo stare attenti e a livello emotivo essere preparati".

ULTIMA SPIAGGIA - "Non ci penso proprio, mi fate questa domanda ciclicamente. Faccio il mio lavoro e quello che succede, succede".


ESCLUSIONI - "La rosa non si può permettere esclusioni anzi bisogna portare tutti dento il più possibile. Capire il significato della maglia, di questo posto e di cosa bisogna fare. Non dobbiamo escludere nessuno ma fare presente cosa dobbiamo fare in questo momento".

LITIGI - "Sono stati giorni di litigi pesanti però secondo me meglio che sia successo presto e in questi due giorni sia tra litigi e conversazioni abbiamo indirizzato la barca almeno a livello di pensiero. Cosa devo fare io e cosa deve fare la squadra".

FORMAZIONE - "Cercherò di mettere la migliore formazione possibile per vincere la partita Per me si riparte da 0-0, ho visto i giocatori convinti".

RANCORI - "Cosa è accaduto? Rimane tra di noi. Ci sono stati litigi e scontri ma resta una cosa fra di noi".

CONFRONTI - "Penso che ci siamo detti la verità. All'inizio magari in modo violento poi in modo più ragionevole. Il mio punto di vista è che io sono allenatore e devo allenare la squadra. Devo solo pensare a come far giocare la squadra nel miglior modo possibile. Il mio medico deve prendersi cura della squadra. Il giocatore deve giocare. Per me è molto semplice. Ognuno deve fare il suo e concentrarsi su quello in cui può veramente incidere".

STILE DI GIOCO - "La squadra in 7 partite ha preso 5 gol. Se non sono convinti i giocatori me lo possono dire e io me ne vado. Risulta di no. Risulta che vogliono fare bene e vogliono migliorare perché porta tanti benefici. Si può fare benissimo in entrambi le fasi. Non vedo alcun tipo di problema".

FRIEDKIN - "Ho avuto contatti con il presidente. Abbiamo parlato bene di tutte le cose. Queste sono tutte cose che tolgono i pensieri dal campo. Rimango della mia idea. Come ho detto il primo giorno io non vedo mancanze e anzi io preferisco così ovvero che la società ti responsabilizzi, devi prendere decisioni. Dobbiamo fare risultati. Il resto è distrazione. Ognuno il suo, dobbiamo dare il massimo. Questa è la soluzione".