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Come vedi lo sviluppo del giocatore al tuo fianco?
"Abbiamo lavorato per il rinnovo sono consapevole della sua importanza".
FCIN1908 - Hai già allenato Sommer e Thuram. Ti sorprende soprattutto la crescita di Thuram?
"Entrambi sono giocatori fantastici. Sommer è stato un giocatore dalle tante presenze, un grande uomo oltre che calciatore e un bellissimo uomo (ride, ndr). Bravissimo tra i pali e anche con il pallone. Thuram quando è arrivato ricordo ancora quando l'ho incontrato con il padre, ha sempre mostrato un grande talento. Ci siamo molto divertiti, è socievole e ama scherzare. Sono contento di vederlo domani. Ora è migliorato su tante cose, avrei ancora voluto averlo a disposizione. Avrebbe potuto fare di meglio già con noi, ma nel tempo è migliorato. Ha un ritmo fantastico, è pericolosissimo e dovremo fare grande attenzione".
Hai già affrontato Inzaghi quando era allenatore della Lazio e tu del Salisburgo. Gli toglieresti qualcuno?
"Io l'Inter vorrei affrontarla al completo, spero siano tutti in forma, Calhanoglu incluso. Su Inzaghi cosa volete che vi dica... forse quando l'ho incontrato aveva già De Vrij in difesa, l'ha portato anche a Milano all'Inter. E' migliorato molto anche in fase di non possesso, dà intensità alla squadra e ha un'ottima difesa. Ha giocatori che possono cambiare l'atteggiamento e il modulo della squadra a gara in corso, noi dovremo fare attenzione a tutte queste situazioni".
Differenze tra questa Inter e quella di Conte che hai affrontato?
"Allora c'era Lukaku, oggi c'è Thuram. Alcune cose sono simili, ma cambia ovviamente tantissimo oggi. Erano fortissimi allora, avevano anche Brozovic davanti alla difesa, ora ancora di più. I miei dovranno dimostrare di essere all'altezza e non vedono l'ora di scendere in campo".
Cosa serve alla tua squadra per tornare quella di una volta?
"Domani giochiamo contro l'Inter in Champions League, a livello emotivo non bisogna aggiungere niente. Dobbiamo fare una grande prestazione, convincerci che possiamo fare bene. Se guardate le prestazioni, al di là dei risultati, avremmo potuto avere una classifica diversa. Non sempre il tabellino racconta cosa accade in campo, anche se so che i miei ragazzi possono fare meglio e so che loro lo sanno. Serve un po' di pazienza, credo sia la prima volta in tre anni che possiamo parlare crisi, ma sono profondamente convinto che riusciremo a uscirne tutti insieme"
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