Vigilia di Barcellona-Inter, in Spagna è il momento delle parole dei protagonisti del doppio confronto. Al fianco di Flick, nella conferenza stampa di rito, c’è l’asso blaugrana Lamine Yamal, pronto a presentare la sfida di domani ai nerazzurri di Simone Inzaghi. Qui le sue parole, raccolte dall’inviato di Fcinter1908.it nel centro sportivo del Barcellona.


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Barcellona, Yamal: “Inter? Molto forte in difesa, ammiro Lautaro e Barella. La loro arma migliore…”
Prima volta in semifinale di Champions, che sentimenti?
"C'è tanta voglia di vincerla, vogliamo dimostrare che squadra siamo e vogliamo provare a vincere tutto".
Prepari qualche sorpresa particolare sui social per questa partita?
"Beh, è una cosa che faccio per passare il tempo, per non annoiarmi a casa".
Cosa dici a chi pensa tu sia arrogante?
“Non posso dire niente”.
Cosa ti piacerebbe dicessero di te?
"Un buon giocatore e una persona rispettosa, quello che mi hanno insegnato i miei genitori".
Cosa avete analizzato più dell'Inter?
"Tutti sanno che in difesa è una squadra molto forte, la loro principale arma è il contropiede e l'hanno dimostrato. Anche noi siamo bravi nel palleggio, dobbiamo lavorare di squadra e fare di tutto per passare".
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Cento partite ufficiali a neanche 18 anni. Cosa significa?
"Credo che sia una gran cosa raggiungere questo traguardo in un club grande come il Barcellona. Non è una cosa da tutti, e credo che sia importante la continuità. È la cosa a cui do più valore in questo momento".
Hai mai avuto paura dei difensori avversari?
"Mai avuta. L'ho lasciata da tempo".
Dietro i successi, i sorrisi e i balli, senti la pressione?
“Non la chiamerei pressione. Credo che un ambiente come quello della finale di Copa del Re è una cosa bella, sono contentissimo di vivere una certa atmosfera. Devo godermi il momento, senza pensare ad altro”.
Dove non arrivano le gambe, arriva il cuore.
“L’altro giorno abbiamo sofferto tanto fisicamente, eravamo stanchissimi. A un certo punto subentra il cuore, questo non deve mancare”.
L’Inter arriva da tre sconfitte. Come valuti questa cosa?
“Stanno giocando una semifinale di Champions League, non è la stessa cosa di una gara in Serie A. Daranno il massimo come noi, sarà complicata”.
Come hai vissuto la giornata di ieri con il blackout?
"Non sapevo cosa fare, sono stato qui tutta la giornata. Il blackout ci ha reso tutti nervosi, ma stavamo già pensando alla semifinale".
Come vivi il paragone con Messi?
“Non lo faccio né con lui, né con altri. Il confronto non ha senso, io lavoro per migliorarmi ogni giorno. Lo ammiro come miglior giocatore della storia”.
Come un ragazzo così giovane affronta una partita così importante?
“Più che la mia era, spero sia l’era del Barcellona. Messi non ha mai segnato contro l’Inter? Ha segnato contro altre. Io spero di segnare, sì”.
C’è un giocatore dell’Inter che ti piace più degli altri?
“Lautaro è uno dei giocatori che mi piacciono di più, come Barella. Quando hanno il possesso sanno giocare molto bene, difendono in stile italiano e in fase di palleggio mi piacciono tanto”.
Ci puoi dire che consiglio ti ha dato Raphinha?
"Uno di cui avevo bisogno in quel momento, è una cosa personale. Mi ha aiutato molto. In fin dei conti è un capitano, un veterano con esperienza. E' molto importante per noi giovani che uno come lui si interessi degli altri".
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