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Inzaghi duro: “All’Inter imposto calendario particolare! Calhanoglu? Più probabile che…”

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Le parole dell'allenatore nerazzurro in conferenza stampa alla vigilia del derby di ritorno: una furia sul calendario imposto all'Inter
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Derby di Milano, atto terzo. Domani Milan e Inter si sfideranno ancora e potrebbe non essere l'ultima volta in stagione. La squadra di Inzaghi vuole tornare a vincere dopo i due ko stagionali contro i cugini, anche perché in vetta il Napoli corre altrettanto e margine d'errore non ce n'è. I rossoneri sperano di risollevare il morale del loro ambiente con un altro sorriso nel derby, anche se l'ultimo tonfo ha fatto piuttosto rumore e quasi l'intera rosa sembra in balia delle vicende di mercato.

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La vigilia è scandita, come sempre, dalle parole dei due allenatori. Simone Inzaghi incontrerà i giornalisti ad Appiano Gentile alle 12:30 per la conferenza stampa di rito. Fcinter1908.it, presente con il suo inviato, vi riporterà le parole del mister nerazzurro.


Il derby è gara diversa dalle altre. Come si gestisce l'aspetto mentale?

"Sappiamo cosa rappresenta il derby, partita piena di insidie e sentita. Il Milan è un'ottima squadra, servirà un'ottima Inter, aggressiva e determinata perché per noi è molto importante".

Dal punto di vista tattico incidono le tante novità del Milan?

"Conosciamo il valore della squadra che andremo a incontrare. I primi due derby sono andati male, il primo meritatamente, il secondo invece lo avevamo in controllo e dovevamo essere più bravi negli episodi. Il primo gol poteva essere viziato da un fallo su Asllani, ma abbiamo sbagliato sugli altri e sappiamo come è finita. Dobbiamo essere più bravi nei momenti decisivi della partita".

Come sta Calhanoglu?

"Lui e Acerbi hanno fatto il primo allenamento completo in gruppo, un discreto lavoro dopo quello parziale di giovedì. Stanno meglio e si candidano per poterci dare una mano. Quest'anno Calha ha avuto qualche problema in più, stiamo cercando di recuperarlo più in fretta possibile. Ci sono cose che lo hanno rallentato, ma sappiamo cosa rappresenta per noi".

Sarà determinante oggi per vederlo titolare domani?

“Ieri ha fatto un buon lavoro, ma dovrò valutare. A oggi ci sono più possibilità che non parta, ma manca l’allenamento di oggi e quello di domani. Dovrò valutare bene lui e gli altri che vengono dalla partita di mercoledì. Abbiamo praticamente giocato un girone in due mesi, siamo stati bravi ad arrivare nelle prime otto in Champions, ma abbiamo anche la Coppa Italia e un recupero in date particolari. Non ci aspettavamo la gara di Firenze in questa data e quella di Coppa Italia poteva andare in altra data, ma continueremo a giocare come fatto finora”.

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Cosa vuoi vedere domani di diverso dagli ultimi derby?

“La continuità che abbiamo avuto da agosto. In questi cinque mesi i ragazzi posso soltanto elogiarli, abbiamo fatto molto bene. La squadra è solo da elogiare, ma sappiamo che da adesso comincia a essere tutto ancora più complicato e serve continuità”.

Quale è stato il problema in Supercoppa?

“Il Milan all’andata in campionato ha meritato, è stata la peggior partita nostra. Sul 2-0 in Supercoppa invece dovevamo essere più bravi a gestire il doppio vantaggio. Si è riaperta una partita già chiusa, può capitare, ma bisogna reagire meglio. Abbiamo avuto le nostre occasioni, non siamo stati bravi. Bisogna essere più forti di certi episodi”.

Avevate chiesto un'altra data per Firenze?

"Mi è stato detto che si erano accordati per la prima data disponibile fosse quella. E' giusto e noi ci adeguiamo, ma pensavo che a febbraio avrei potuto allenare la squadra meglio, invece con il recupero di Firenze e la gara di Coppa Italia non riesco a dare il riposo ai ragazzi, né a lavorare come avrei voluto. Ci aspettavamo un calendario non così congestionato, ma non sapevo che si dovesse giocare alla prima data disponibile. Con la gara del giovedì a Firenze e lo spostamento della successiva al lunedì, i giocatori non potranno neanche riposare. Gli avrei dato un paio di giorni di riposo, ma non c'è nessun problema. Essendo arrivati tra le prime otto pensavamo di poterci allenare meglio e con più calma, ma non sarà così".

Il sigaro di Riyad è motivazione ulteriore?

“Di quello che è successo non mi interessa nulla. Mi interessa quello che abbiamo fatto in campo e valutare i momenti in cui abbiamo sbagliato. I precedenti non vanno in campo, valeva quando vincevamo e vale ora che veniamo da due sconfitte”.

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Vuoi mettere qualche puntino sulle i su recuperi e arbitri?

“Ho rivisto ieri la partita di Riyad e ho visto quel calcio netto di Morata sul polpaccio di Asllani, che era stato indicato come colpevole. E’ un episodio, però, come detto. Noi dobbiamo essere più bravi a reagire”.

Quanto è importante il derby per la corsa scudetto?

"Dico quello che ho sempre detto: in questo momento Napoli, Inter e Atalanta hanno preso un po' di vantaggio. Io non dimenticherei le squadre dietro, che possono fare un filotto come queste tre favorite. Ognuno deve guardare la sua squadra, io sto pensando alla mia e cercheremo di preparare nel migliore dei modi questa partita".

Vi sentite ingiocabili?

“Ci sono momenti che vanno così. La partita è stata interpretata bene fin da subito, ma la squadra aveva approcciato nel modo migliore. Sono d’accordo che dando seguito a queste partite si può avere quel rendimento continuo che ti permette di lottare per determinati obiettivi”.

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Ti aspetti qualche uscita sul mercato?

"Di mercato non ne ho parlato. Oggi vedrò il presidente, Ausilio e Baccin che sono sempre con noi. Ieri sono stato tutto il giorno a guardare il Milan con la squadra, abbiamo così tratto spunti positivi e negativi. Sappiamo che sono andati via due giovani che avevano bisogno di giocare, ora abbiamo qualche difficoltà a livello numerico e qualcosa in entrata senz'altro faremo".

Ti stupisce Conceicao così fumantino?

“Sappiamo l’importanza che riveste per noi la partita di domani. I precedenti non vanno in campo, gli ultimi due non sono stati a noi favorevoli e anche per questo entreremo in campo cercando di dare il massimo”.