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Fonseca: “Parlo quasi tutti i giorni con Ibra. Problemi? Non mi frega un c*** se…”

Alessandro Cosattini Redattore 
Paulo Fonseca presenta la sfida contro l'Udinese in programma domani: ecco le parole dell'allenatore del Milan in conferenza stampa

Paulo Fonseca presenta la sfida contro l'Udinese in programma domani. Ecco le parole dell'allenatore del Milan in conferenza stampa:

UDINESE - "Io sapevo che è sempre stato difficile vincere contro l'Udinese e penso che domani non sarà diverso. L'Udinese è un'ottima squadra, è partita bene, aggressiva, che gioca bene e che è molto motivata. Sono sicuro che noi dobbiamo stare al nostro miglior livello per poter vincere domani. Sarà una partita intensa e molto difficile".

PROBLEMI - "Il primo giorno dopo la Fiorentina è andata bene perchè non ho visto nessuno poi è stato tutto normale avendo avuto pochi giocatori da allenare. Abbiamo approfittato per lavorare con i ragazzi del Milan Futuro. Ieri ho avuto tutti per la prima volta. Abbiamo parlato della partita contro la Fiorentina e abbiamo cominciato a preparare la partita contro l'Udinese. Per me è stato molto importante parlare ieri con i ragazzi di quello che è accaduto contro la Fiorentina. Ci siamo detti tutto quello che voi pensate. Io so una cosa, io non chiudo gli occhi di fronte ai problemi. Ci sono problemi in tutte le squadre, lo affrontiamo. Io non ho chiuso gli occhi di fronte ai problemi e l'ho fatto anche in questo caso".

LEADERSHIP - "Non sono un attore, quello che penso lo dico dentro allo spogliatoio faccia a faccia con qualche giocatore. Se abbiamo un problema, non me ne frega un cazzo del nome del calciatore, mi confronto direttamente con la squadra o con i giocatori che hanno sbagliato".


IBRA - "Ho parlato con lui, parliamo quasi tutti i giorni in quello che succede nella squadra. Abbiamo parlato immediatamente dopo la partita contro la Fiorentina".

FORMAZIONE - "Punirò qualcuno? Vediamo domani. Per me è importante lo spirito di squadra, nessun giocatore è più importante della squadra. Dobbiamo prenderci la responsabilità quando si sbaglia, per me è difficile quando qualcuno tradisce questo spirito di squadra. Io non ho bisogno di dimostrare niente".

CAMBIAMENTI - "Cambiare è difficile. Stiamo cambiando, anche io ho fatto questa riflessione e devo capire che è un cambiamento grande e che devo essere più paziente di quello che pensavo. Abbiamo bisogno di più tempo per cambiare, si vedono delle cose importanti e dobbiamo continuare. Non abbiamo tanto tempo per allenarci e dobbiamo lavorare per migliorare quello che io credo c'è da migliorare".

CAPITANO - "Io sono arrivato qui e il Milan aveva già tre capitani. Calabria, Theo e Leao perché sono i giocatori con più presenza nel Milan. Io posso essere d'accordo o no con questo ma ho rispettato quello che avevano impostato negli anni scorsi. Quello che penso è che questa squadra ha bisogno di più leadership, non è importante chi porta la fascia ma dentro lo spogliatoio è importante avere due o tre giocatori per condividere la leadership. Penso che abbiamo altri giocatori che possono aiutare questi giocatori nella leadership. Noi abbiamo bisogno di questa leadership".

MOMENTO DECISIVO - "Qui tutte le partite sono importanti. Per questo non penso a lungo termine. Non posso pensare a tre o quattro partite di distanza, devo pensare alla prossima partita. Qui al Milan tutte le partite sono cruciali e sono decisive".