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Emozionante sfidare Conte?
"Lo ringrazio per le belle parole di ieri in conferenza. Sapete quanto sia stato importante non solo come allenatore, ma anche come persona nel mio processo di crescita. Domani incontrerò un gruppo di persone con cui ho lavorato, abbiamo vissuto grandi gioie. E un'altra persona importante che cito poco ma che è stata fondamentale è Oriali. Oltre ciò che ho visto e che ho imparato, c'è un aspetto umano: il rapporto di amicizia con la famiglia Conte, la moglie Betta mi ha dato una mano quando sono arrivato a Torino. Ma le emozioni passeranno quando l'arbitro sfiderà il calcio d'inizio, sarà una battaglia perché poi si diventa nemici"
Cosa ha rubato a Conte?
"Siamo stati insieme quattro anni: se stai attento, capisci il dettaglio. Il lavoro, la perfezione, la resilienza che è un aspetto difficile da far capire ai giocatori: la sua capacità più grande è rendere una squadra forte, umile e resiliente. E va al di là dell'aspetto tecnico e tattico, che è molto preparato. Sono sempre stato una persona attenta, con lui ho fatto il collaboratore e ho rispettato il mio ruolo, ma con la testa di pensare se potessi avvicinarmi al pensiero di Conte. E' stata una grande lezione per me, è stata la mia forza. Quando poi inizi un percorso sei solo, devi insegnare al tuo staff le idee e non tutti siamo uguali. Io e Conte siamo dello stesso segno, due leoni, e a volte c'erano bei contrasti che finivano per farmi crescere. Quando ho iniziato la mia strada, sono andato a migliorare inserendo le mie idee"
(TMW)
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