"Il nome di Bastoni è sui taccuini degli addetti ai lavori già da un po’, al punto che non ha fatto in tempo a sostituire all’Atalanta Mattia Caldara che su di lui è piombata immediatamente l’Inter, con un’offerta irrinunciabile da 22 milioni di euro. Il ritratto di Bastoni che ne emergeva è quello del prototipo del professionista moderno, dedito con cura a tutti gli aspetti del suo lavoro, anche quelli considerati insignificanti da altri giocatori della sua età. La carriera di Bastoni sembrava aver subito una sospensione. Dopo l’acquisto del suo cartellino, l’Inter ha sottoscritto un accordo di prestito biennale per lasciare il giocatore all’Atalanta, dove si è formato. Lo scorso anno però Bastoni ha accumulato solo 5 presenze e 177 minuti tra campionato e Coppa Italia. Forse l’Atalanta ha solo deciso di dare priorità agli altri talenti dal suo vivaio (Gianluca Mancini nello stesso periodo ha giocato 850 minuti), e di fatto Bastoni ha perso una stagione nel suo percorso di sviluppo. L’Inter ha così forzato la mano, rompendo l’accordo biennale con l’Atalanta e girandolo il prestito al Parma".
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A Parma: "Di primo acchito, il Parma sembrava una soluzione controintuitiva per Bastoni. Era descritto da tutti come un difensore moderno, abile nella gestione della palla, bravo a leggere lo schieramento avversario e a piazzare un passaggio verticale taglia-linee. Il Parma di D’Aversa richiede ai suoi giocatori tutt’altro tipo di gioco: è attualmente la squadra con la minor percentuale di possesso palla della Serie A, i cui difensori passano la maggior parte del tempo a presidiare l’area di rigore, attenti in marcatura e impegnati per lo più nei duelli aerei che con il pallone a terra. In questo ambiente tattico che si supponeva ostile per lui, Bastoni sta invece fiorendo. Titolare ormai da 8 partite consecutive, Bastoni sta facendo valere le sue buone doti di lettura del gioco, alternando interventi in avanti in chiusura e copertura della profondità. Senza dimenticare il gusto, quando può, del lancio in avanti direttamente sulle punte del tridente del Parma".
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