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Campilongo: “Eder ha sempre fatto così. Mi ricordo quando gli dissi…”

Alessandro De Felice

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport dà molto risalto a Eder: “potrebbe essere il suo mese”, scrive la “rosea”, che spiega come ad aprile l’attaccante italo-brasiliano vada spesso in gol. Di lui parla...

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport dà molto risalto a Eder: "potrebbe essere il suo mese", scrive la "rosea", che spiega come ad aprile l'attaccante italo-brasiliano vada spesso in gol. Di lui parla anche Salvatore Campilongo, tecnico che lo ha allenato ai tempi dell'Empoli:

APRILE DOLCE SEGNARE - "Per Eder è sempre stato così. Lo dice l’incedere dei gol segnati in Italia tra campionati e coppe varie. Dei 104 realizzati con le varie maglie, 18 sono arrivati proprio in questo mese. Sembrerebbe un tipo primaverile questo Eder. Brasiliano nell’anima, europeo nell’applicazione al lavoro. Con l’Inter, per ora, più operaio che stella brillante. Zero gol segnati con la nuova maglia, 12 nella recente vita precedente con la Sampdoria (l’ultimo il 24 gennaio contro il Napoli). Triste non è, ma sicuramente la mente vola più delle gambe. E magari ripenserà a quello che ha fatto in questo mese da quando è arrivato in Italia, poco più di 10 anni fa dal Criciuma. Diciotto gol segnati ad aprile, 17 a maggio. Sulla copertina di questi due mesi mettiamo lui che sembra approfittare dei raggi solari. Ad aprile, tra l’altro, realizzò anche un poker quando vestiva la maglia dell’Empoli. Quattro gol in una sola partita, contro la Salernitana, il 13 aprile 2010. Campani avanti 2-0, alla fine sotterrati 5-2 con i primi quattro colpi battuti proprio dall’attuale interista che lasciò il Castellani con il pallone nella borsa. Fu la sua stagione migliore con 27 gol in Serie B. Lui capocannoniere, toscani decimi alla fine del campionato. Era il 2009-10 e sulla panchina dell’Empoli c’era Salvatore Campilongo. «Anche all’epoca attraversò momenti difficili - ricorda -, ma non perse mai lo spirito nello spogliatoio e la voglia di lavorare in campo»".

VUOI IL RINNOVO? ALLORA SEGNA! - "Quell’aprile fu fantastico per Eder: 9 gol in 4 partite con un poker, due doppiette e pure un graffio alla Reggina. «Era tornato a Empoli dopo una buonissima stagione a Frosinone con 14 gol segnati – aggiunge Campilongo –, si aspettava il rinnovo del contratto che tardava ad arrivare. E questo influì un po’ sul suo andamento. Parlai con lui, gli spiegai sorridendo che se continuava a non segnare, la società non glielo avrebbe proposto. Capì cosa intendevo: volevo che rimanesse tranquillo e concentrato.Giocavamo con il 4-3-1-2, c’era Vannucchi a fare il trequartista, Coralli la prima punta, Valdifiori il regista. Eder agiva da seconda punta, sfruttava il lavoro della punta». Lo sfruttò così bene che divenne un bomber spietato quell’anno. E il rinnovo arrivò. Come gli aveva predetto Campilongo. «Perché in allenamento non aveva perso il senso della porta, quella sua capacità di andare negli uno-contro-uno con la forza delle gambe che lo rendono un ottimo giocatore in campo aperto». L’aprile calcistico inizia ora, va ricordato, perché le due partite con l’Italia sono state giocate a marzo (8 gol in carriera in quel mese)".