LEGGI ANCHE
"Nella ripresa la sfida più anomala e sbilanciata del match è ripartita allo stesso modo, con Acerbi aggrappato a se stesso, ai ricordi della malattia, forse il vero motore di tanta abnegazione e vocazione alla sofferenza. Haaland ha continuato ad agitarsi molto, sempre più innervosito dalla resistenza a oltranza di Acerbi. Quando riusciva a superarlo, per esempio con un tackle di dubbia ammissibilità intorno al 67’, l’Inter apriva il paracadute, nell’occasione con Bastoni, bravissimo ad opporsi al “cyborg” lanciato a tutta in area. Il City ha vinto la Champions, ma Acerbi ha oscurato Haaland, il cannoniere delle statistiche mostruose, l’inarrestabile Thor venuto dal Grande Nord, pure ammonito per un fallo di frustrazione su Onana. Acerbi l’anti-Haaland ha vinto la sua personalissima Champions", spiega Gazzetta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA