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I due saranno con ogni probabilità ascoltati in videoconferenza, con accanto uno degli ispettori federali. Una cosa è certa, quando la versione di uno («Non ho pronunciato frasi razziste» dice Acerbi) è in netto contrasto con quella dell’altro («Mi ha detto sei solo un negro» risponde Juan Jesus) la situazione non è di facilissima gestione. Anche se, al contrario della giustizia ordinaria, in quella sportiva il cosiddetto «ragionevole dubbio» è consentito anche nel formulare una condanna", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Ieri ha incontrato la dirigenza dell’Inter, ribadendo ancora una volta di non aver detto nulla di razzista. Sembra che nella ricostruzione del difensore la frase pronunciata sia stata «ti faccio nero». Da qui l’affermazione al rientro dalla Nazionale: «Juan Jesus mi ha frainteso». L’Inter attende ora di conoscere l’eventuale sanzione che, alla luce di quanto raccolto dalla Procura, il Giudice sportivo riserverà al giocatore. Di certo il club non vuole in alcun modo che il proprio nome venga accostato alla parola razzismo e in base a quello che sarà l’esito di finale di questa brutta storia, deciderà se prendere ulteriori provvedimenti verso Acerbi. E con questo non si intende solo una multa, ma anche una possibile valutazione sul futuro in nerazzurro del giocatore", aggiunge il quotidiano.
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