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Passato, presente e futuro: Francesco Acerbi si racconta, nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Tra i vari temi trattati, il difensore del Sassuolo si è soffermato sulle sue possibili destinazioni future, non escludendo l'ipotesi Inter: "Sono stato vicino al Leicester. Era una buona chance: il fascino della Premier League, avrei giocato la Champions. Sentii Ranieri tre volte, fui molto chiaro: "Se il Sassuolo apre la porta vengo volentieri, altrimenti nulla: non vado allo scontro per andarmene a gennaio con un club a cui devo solo tanta riconoscenza". Fosse stato l'Arsenal, chissà...Ora non so se mi ricapiterà la stessa chance: non arrivo a pensare fino a giugno e non è neanche scontato che lascerò il Sassuolo. Che un giorno giocherò di nuovo in un top club e che con me verrà Simone Lorieri, un preparatore fidatissimo, invece sì. Leicester o Inter? Scelgo l'Inter, tutta la vita. Berardi? Ogni tanto mi chiedo: perchè non è già al Real Madrid? In Italia uno con la sua qualità non c'è e ora gli è pure cambiata la test da così a così. Il talento no: fantastico era, fantastico è. Come la sua velocità di pensiero: capisce la giocata prima e usa quella frazione di secondo per fregarti. Ha pure rischiato di fregarsi da solo, con le sue reazioni in campo: quante volte gli ho dovuto dire “Bera, se fai così ti etichetti per sempre”. Sul futuro no, zero consigli: non si sentiva pronto per il salto e voleva farlo alle sue condizioni. Adesso sì. Non andrebbe mai dove gli dicono gli altri. La Juve lo sa? Appunto. E l’esempio di Zaza non è stato di sicuro una spinta".
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