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È atteso per oggi il pronunciamento del giudice Mastrandrea sul caso Acerbi-Juan Jesus. Una lunga squalifica, in caso di insulto razzista conclmato, inciderebbe anche sul futuro in nerazzurro del difensore.
"L’attesa è enorme. La decisione sul caso Acerbi-Juan Jesus sta tenendo sulle spine non solo i protagonisti e i club. La risposta è attesa nella giornata di oggi, proprio mentre Vinicius lancia in lacrime l’ennesimo grido dall’allarme, ma non è escluso che possa servire un minimo di tempo in più. Il capo della Procura federale Giuseppe Chinè ha trasmesso già sabato tutto l’incartamento della sua indagine al Giudice sportivo. A Gerardo Mastrandrea spetta l’ultima parola in questa vicenda. Domenica non ha lavorato e ieri ha iniziato a studiare la documentazione. Il tema come detto è delicato, ma il lunedì di Mastrandrea è stato particolarmente intenso, per questo diverse fonti che gli sono vicine pensano che la decisione su Acerbi verrà presa oggi", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Mastrandrea prenderà in considerazione anche le valutazioni che Chinè ha fatto sul materiale video e audio (comprese le comunicazioni tra l’arbitro La Penna e la sala Var). Materiale in cui non dovrebbe esserci una prova che riveli in modo inconfutabile che cosa abbia detto Acerbi a Juan Jesus, ma in cui potrebbero essere stati raccolti i momenti immediatamente successivi, con le proteste del difensore del Napoli al direttore di gara e le presunte scuse dell’interista".
"È chiaro che una prova che accertasse la matrice razzista delle parole di Acerbi non lascerebbe alcun dubbio al Giudice sportivo, che a quel punto infliggerebbe quelle «almeno dieci» giornate di squalifica previste dall’art. 28 del Codice di Giustizia Sportiva. Ma va ricordato che in casi simili, proprio per il peso morale, sociale e politico del tema al centro della discussione, è spesso bastata la presunzione di colpevolezza per arrivare a una stangata. È vero, la possibilità che il Giudice possa virare sull’art. 39, quello sulla condotta gravemente antisportiva che prevede una sanzione più ridotta (due giornate che potrebbero arrivare a 4-5 con eventuali aggravanti), esiste, ma i precedenti - soprattutto quelli più recenti - fanno pensare a una soluzione più severa. Gli ultimi tra casi dal 2020 in poi, tra Serie B e Lega Pro, non hanno mai portato a meno di dieci giornate di squalifica, anche in assenza di prove che certificassero il gesto razzista. E se così fosse, il futuro di Francesco Acerbi all’Inter si complicherebbe parecchio. Il club non ha alcune intenzione di essere in alcun modo collegato al termine «razzismo». E se stangata davvero sarà, il club ha già pensato tutte le mosse per scaricare il suo giocatore", precisa il quotidiano.
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