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Adani: “Tifosi non scemi, Eriksen lo conoscevano bene”. Cassano: “Fosse successo a me…”

Redazione1908

Il commento di Lele Adani e Antonio Cassano sulle tematiche calde che riguardano il mondo nerazzurro

Sbarcata su Twitch la BoboTV è diventata in pochissimo tempo un punto di riferimento per tifosi e appassionati di calcio. Christian Vieri, Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola i quattro moschettieri che spaziano su quelli che sono i temi caldi del momento. Le dichiarazioni di Lukaku e la questione Eriksen tengono banco, questo il commento di Lele Adani - finissimo intenditore di calcio e non solo - commenta così i temi di giornata: "Non ci sono giocatori che condizionano di più nel nostro campionato più di Lukaku, tolto Ibrahimovic. L'Inter quando fa la partita giusta è perchè la fa Lukaku. Lui in Europa ha inciso - numeri alla mano - più di Lewandowski. Io dico che è tra i cinque migliori, lui è stato onesto, non ha detto che è tra i tre ma tra i cinque e io li lo metto. Per quanto riguarda Eriksen secondo me non è nulla di personale, se cosi fosse non sarebbe tollerabile a questi livelli. Di certo come calciatore, in questo momento, è considerato quasi come un gregario. Cosa si fa con il gregario? Lo metti a gara finita, nella mentalità di Conte lui è un gregario, io lo sono stato, anche se difensore, questo è lo stato delle cose. Quello che non accetto è considerarlo tale, e quello che non è vero è pensare che in Italia non conosciamo Eriksen, perchè in Italia non siamo scemi come dicono o vogliono far credere. Tutti sanno quello che ha fatto Eriksen. Viene considerato un gregario ma a dal mio punto di visto è un grande giocatore. Ricordo quando commentavo la gara con il Verona che chiedevo minuti per Eriksen al posto di Borja Valero, che è un professore con la testa, ma aveva speso energie, infatti ha preso il 2 a 2 e ha messo Eriksen alla fine, per dire che già lo considerava tale lo scorso anno"

Gli fa eco Antonio Cassano che ha una lettura diversa sul fuoriclasse danese: "Tu non puoi umiliare un giocatore cosi, un campione non può essere umiliato, io non sono d'accordo con te quando dici che non è una cosa personale, per me invece lo è. Se un allenatore mi avesse fatto una cosa del genere avrei ribaltato lo spogliatoio, poi da quello che mi dicono è un professionista straordinario, ha portato lui il Tottenham in finale di Champions, questa è un'umiliazione per il ragazzo"