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Kia Joorabchian, il potente procuratore di Carlos Tevez, ha parlato della trattativa che dovrebbe portare l'argentino al Milan dalle colonne de Il Corriere dello Sport, che lo ha intervistato:
Buonanotte Kia, sarà la prima di una lunga serie di notti milanesi?«Me lo auguro. Se sono qui è perché Carlito vuole solo il Milan».
Che cosa manca perché questo avvenga?«Calma, bisogna valutare bene ogni singolo aspetto, soprattutto economico».
Il Manchester City è molto arrabbiato con Carlito...«No, non è vero. Tevez ha avuto problemi solo con Mancini, ma non con il club».
Che impressioni ha avuto dopo il primo contatto con il Milan?«Buone, molto buone. Sensazioni importanti. E' stato un dialogo costruttivo quello con Galliani».
Il prossimo passo sarà tornare a Manchester?«No, non sarà necessario. Esistono i telefoni per trattare e parlare (e infatti ieri l'agente era ancora a Milano, ndr)».
Il City cosa pensa di questa situazione?«La società mi ha autorizzato a venire a parlare con il Milan. Ben conscia, lo ripeto, che i problemi di Tevez sono solo con Mancini».
E la super-multa dopo il rifiuto di entrare in campo contro il Bayern?«Non si è trattato di nulla di speciale. La sanzione è stata parametrata su due settimane di stipendio (circa 300.000 euro, ndr)».
A questo punto che cosa potrebbe accadere?«Anche il Manchester ha interesse che questa situazione si risolva per risolvere il problema fra Tevez e Mancini».
Ma si dice che il City sia piuttosto arrabbiato con Tevez.«No, questo non è possibile. Carlito è stato il grande artefice della resurrezione dei Citizens».
Lo sceicco Mansour, però, c'è rimasto male per come si è comportato nell'ultimo periodo.«No, non può essere arrabbiato con Tevez. E' un grande campione ha vinto dappertutto, ha segnato un gran numero di gol anche con il City».
Qui al Milan troverà una concorrenza agguerrita.«Meglio così, questo è un aspetto che non gli fa paura. Si troverà a suo agio al fianco di campioni come Ibra, Pato, Robinho... Parlano la stessa lingua, quella del grande calcio».
Tevez potrebbe già essere presente nel ritiro post-natalizio in Dubai?«Vedremo, non ne abbiamo ancora parlato, ma se tutto dovesse filare liscio non sarebbe certo un problema».
Il club di via Turati in questo periodo è molto attento alle spese. L'ingaggio di Tevez può essere un problema?«No, perché il Milan una delle squadre più forti del mondo e Tevez vuole solo il Milan. Non ci possono essere problemi».
Quindi Tevez sarebbe disposto a rinunciare a qualcosa?«Tutti i grandi calciatori hanno stipendi alti. Nel primo contatto con il Milan non si è parlato ancora di questo, ma solo in generale».
Lei è in grado di garantire? Tevez non sarà un problema?«Carlito non è un problema per nessuno. Tante squadre lo vogliono, tantissime squadre l'hanno cercato anche la scorsa estate».
Chi? Perché?«L'Inter lo voleva acquistare a titolo definitivo, non in prestito, ma l'affare non si è concretizzato».
Altre pretendenti?«Il Corinthians, in Brasile, lo rivoleva. E poi c'era un'altra squadra italiana...»
La Juventus?Un sorrisino d'ammiccamento, una stretta di mano dopo una chiacchierata in un mix anglo-spagnolo. La notte milanese, almeno lei, può riposare tranquilla».
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