Domani sera ci sarà la grande sfida tra Juve e Inter. Dopo la vittoria convincente con il Chievo, la squadra di Spalletti dovrà affrontare un esame importante contro i bianconeri. Da Vinovo, in conferenza stampa, il tecnico della Juve Allegri ha parlato alla vigilia del derby d'Italia:
primo piano
Allegri: “Spalletti uno dei migliori, importante per l’Inter. Sfida da grandi stimoli…”
Il tecnico della Juve ha parlato alla vigilia della grande sfida con l'Inter
"Avere vinto a Napoli è un passettino importante. Domani partita importante, ci confrontiamo con la prima del campionato. Raramente ti capita di giocare in una settimana due volte con la prima del campionato. Dobbiamo migliorare la condizione fisica di alcuni giocatori, che non è ottimale. Sono fiducioso per il resto della stagione".
E' una sfida scudetto?
"Se la intendiamo che è una gara tra due squadre che si giocheranno il campionato fino alla fine, sì. Che questa gara decida lo scudetto, no. Fino all'ultima giornata il campionato sarà in bilico".
Dybala gioca?
"Devo valutare. Qualcuno domani riposerà, vediamo l'allenamento di oggi. L'unico dubbio è che Buffon difficilmente sarà della partita. Non ho deciso come giocare davanti, ho un po' di confusione in testa, speriamo me la schiarisca il sole".
Quali sono i reparti più affidabili?
"E' un discorso di condizione. I playoff ci hanno portato via tutti i giocatori. Qualcuno ha saltato un po' di allenamenti, come Pjanic che non è in condizione ottimale. Cos' anche Dybala. Nei prossimi 15 giorni possiamo lavorare e migliorare la condizione generale".
Come arrivate domani?
"Perdere a Napoli ci avrebbe mandato a 7 punti e poi sarebbe stato difficile, visto che le grandi perdono pochi punti con le piccole. Domani grande stimolo, ci confrontiamo contro la prima. L'Inter ha numeri pazzeschi: miglior difesa, ha grande spirito. Spalletti sta facendo un grandissimo lavoro, i numeri dicono questi. Bisogna fare una bella prestazione ed essere anche fortunati".
C'è stata una crescita ultimamente?
"La squadra ha capito che serviva qualcosa in più. Lavoro e sacrificio servono per portare a casa gli obiettivi. Serve una grande condizione fisica. Dobbiamo migliorare".
Come stanno Dybala e Alex Sandro?
"I giocatori vivono momenti. Paulo importante all'inizio e anche ora, ha qualità straordinarie. Non è preoccupante il periodo meno bello che sta passando. Deve fare le cose che sa fare".
Spalletti lo senti più vicino a te rispetto a Sarri per idee calcistiche. Inter dice che l'allenatore è la differenza?
"Sta dimostrando quello che ha fatto nella sua carriera. Spalletti sfrutta al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori. Non si fossilizza su un sistema di gioco, è molto bravo nella lettura, è uno dei migliori, un valore importante per l'Inter".
Mandzukic titolare?
"Ha passato un periodo in cui si è fermato qualche volta e ha perso dei giorni di allenamento e quindi è stato fuori. Ora sta riprendendo la condizione ottimale, sta meglio".
Alex Sandro?
"Non è ancora il vero Alex Sandro...".
Nei 18 punti in più dell'Inter ci vede mano di Spalletti o assenza coppe?
"E' importante per una squadra lavorare tutta la settimana, ma una grande squadra deve giocare ogni tre giorni. Vedendoli c'è una grande disponibilità e sacrificio. Hanno iniziato non benissimo, vinto soffrendo un po' e ora stanno giocando bene, concedono poco e sono molto fisici. Serve una gara importante".
Confronto Higuain-Icardi?
"Il centravanti fa i gol e hanno un peso importante nelle squadre. Gonzalo è cresciuto fisicamente e sono tornate le sue qualità. Prima la palla sembrava la palla medica...".
Spalletti ha detto che Allegri e la Juve non devono nascondersi...
"Su Sarri ho fatto una battuta, anche per sdrammatizzare la tensione della partita. Noi giochiamo per vincere il campionato, è ovvio. Anche loro ed è ovvio, cos' come la Roma di cui non ne parla nessuno. Anche il Napoli e la Lazio che continua a stupire. Spalletti ha ragione, per la Juve è più difficile perché ne ha vinti sei di fila".
Ha incontrato Sarri toscano, ora Spalletti. La scuola toscana è vincente in Italia
"Ce ne sono e ce ne sono stati parecchio, ha un buon dna per gli allenatori. In questo momento la Toscana ha dei buoni allenatori, ma anche in Serie B e Lega Pro. La scuola italiana è ottima, bisogna cambiare nei settori giovanili. Lavorare sul singolo giocatore e non ingabbiarli e farli crescere come dei polli d'allevamento. Quando ero piccolo io l'allenatore assisteva, ma non possiamo pensare di fargli fare lavori didattici, schemi, devono crescere. Per la Nazionale non tutto da cambiare, ma da migliorare".
Inter paragonata alla Juve di Conte. Invidi entusiasmo?
"Anche noi ce l'abbiamo. L'Inter, il Napoli, la Roma e la Lazio hanno grande voglia di battere la Juve. Noi dobbiamo fare qualcosa di straordinario".
(Sky Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA