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Il Governo ha dato il via libera: ok agli allenamenti di gruppo da lunedì. Il gruppo “negativizzato” entrerà in ritiro per le successive due settimane, azzerando i contatti con l‘esterno. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, la correzione del protocollo Figc da parte del comitato tecnico del governo "è considerata un passo in avanti sostanziale, ma allo stesso tempo altre richieste restano insoddisfatte: il primo desiderio delle società era ottenere la certezza che alla ripresa degli allenamenti seguisse anche la ripartenza del campionato. Così non è".
"I giocatori stessi restano in attesa di conoscere le precise disposizioni del protocollo finale: nel direttivo di ieri, complice il fatto che il documento non fosse ancora arrivato alla casella mail dell’Aic, non se ne è discusso.
"Ma delle volontà dei calciatori già si sapeva: disponibilità ad accogliere tutte le nuove norme ma in un ritiro che non andasse oltre le due settimane. Dopo i quasi due mesi di lockdown c’è l’esigenza di non prolungare oltre quindici giorni un’altra condizione di assenza totale di contatti esterni".
"Oltre al tema della ripresa, l’assemblea di Lega di domani affronterà la questione diritti tv. Le parti ormai sono ferme sulle rispettive posizioni: le tv non salderanno la sesta rata, l’ultima che devono ai club.
"Anche la posizione delle società è stata messa nero su bianco, e da lì non tornerà indietro: 19 su 20 hanno inviato fatturazione agli stessi broadcaster. I contratti in essere tutelano la posizione dei club. E se il campionato davvero riuscirà a ripartire sarà un altro prezioso alleato per le società".
"Ma ancora prima di riscendere in campo, qui si accenderà lo scontro: già domani i club potranno votare l’atteggiamento da tenere nei confronti dei licenziatari: ora la maggioranza è decisamente più severa e spinge per portare le tv in tribunale e avviare battaglia legale".
(Gazzetta dello Sport)
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