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Allenatori in sala stampa: da Spalletti ad Allegri, quando scatta il battibecco in serie A

Redazione1908

Massimiliano Allegri si è recentemente confrontato su toni decisamente accesi con Lele Adani. I due hanno litigato in diretta Sky e dopo una settimana si sono riappacificati. L'interpretazione del gioco del calcio accende come poche altre cose. "Siete tutti teorici. Adani sei il primo che legge i libri e di calcio non sai niente. Non hai mai fatto l'allenatore, sei lì dietro e non sai cosa succede. Ora stai zitto, parlo io che sono l'allenatore che ha vinto sei scudetti". Adani replica innervosito: «No, fermo fermo, stai zitto lo dici a tuo fratello». Mentre lascia San Siro Allegri sbotta girandosi verso l'addetto stampa della Juventus: "Non parlo più con nessuno, ricordatelo". Dopo la lite Allegri ha dichiarato a Che Tempo Che Fa: "Dovreste rispettare il mio lavoro". Già prima della gara di ritorno contro l'Atletico Madrid, in Champions League, il tecnico della Juve aveva chiarito agli addetti ai lavori: "Da quando sono arrivato, la Champions è sempre stato un obiettivo. Che poi si dica che uscire è un fallimento non mi sta bene. In Champions il livello si è alzato, martedì giocheremo nel migliore dei modi. Se passeremo bene se no ci riproveremo l'anno prossimo. Ogni anno siamo arrivati in fase finale, vediamo cosa accadrà quest'anno. Non è un fallimento, anche se lo sento sempre dire. Mi fa ridere tutto questo. Se si passa bene, se no è una partita di calcio e ci riproveremo. 2 trofei li abbiamo in teoria vinti. Non è un fallimento questo".

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