- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Classe 1955, Alessandro Altobelli è stato uno degli attaccanti più bravi e prolifici della storia dell'Inter e oggi ha raccontato a SportWeek come erano i suoi derby: «Per noi contavano come un campionato. Le sfide col Milan cominciavano quando venivano pubblicati i calendari. Contava solo vincere. Spesso allora i giocatori di Milan e Inter venivano dalle giovanili e c'era una grande voglia di vincere, si giocava sempre all'attacco perché poi se perdevi dovevi aspettare mesi per rifarti». -
-Un stagione fa l'ha deciso Icardi, ma non ci sarà questa volta...
Ormai la sua storia è accantonata. Oggi penso a Lukaku, un giocatore che mi piace e che si è presentato bene, segnando e facendo vedere qualità tecniche, agonistiche e fisiche che potranno servire tanto all’Inter. E' il calciatore che voleva Conte e fa comunque un lavoro importante quando è vicino alla porta. San Siro lo ha accolto bene e l'affetto della gente è una spinta importante.
-Appunto Conte, un altro acquisto importante...
Mi ricorda Bersellini, veniva chiamato sergente di ferro perché comandava lui, era un uomo solo al comando, quello che diceva era legge e tutti lo seguivano. I giocatori di Conte sono i suoi soldati. Abbiamo una squadra alla quale forse manca qualcosa ma con la voglia che trasmette Antonio abbiamo iniziato bene e si è visto attaccamento e rispetto. Anche se va ricordato quanto di buono fatto con Spalletti: siamo arrivati in Champions ed era il massimo per quella squadra con Napoli e Juve là davanti.
-E qual è il volto dell'Inter di oggi?
Ha cambiato i giocatori che erano fondamentali fino alla scorsa stagione come ad esempio Icardi, Nainggolan e Perisic. L'Inter di Conte ha una difesa molto forte. Sensi ha fatto vedere cose straordinarie, sta prendendo per mano l'Inter come forse nessuno si aspettava. Barella ha la stoffa per essere titolare. Servivano altri uomini a centrocampi, Brozovic sembrava svogliato ma lui è l'anima di questa squadra. Il ritorno di Candreva su buoni livelli sarà importante.
-Inter anti-Juve?
I conti con la Juventus e il Napoli bisogna farli. Conte deve accorciare il gap da queste due squadre. Stavolta sembra un campionato diverso. E l'Inter deve provare ad avvicinare la Juventus, ovviamente il gap si sarà ridotto solo quando verranno fatti i punti.
-Chi sarà decisivo nel derby?
Non conta chi segna, conta vincere per l'Inter. Hanno più possibilità di essere decisivi Lukaku e Lautaro. Occhio però agli inserimenti di Brozovic e Sensi e ai calci piazzati. Se finisce con un gol di un attaccante però è meglio.
(Fonte: Sportweek)
© RIPRODUZIONE RISERVATA