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Altobelli: “Juve-Inter, differenza in un dato. Per una delle due sarà scudetto”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Le considerazioni dell'ex bomber nerazzurro e bianconero a pochi giorni dalla sfida dell'Allianz Stadium

Pochi giorni a Juventus-Inter, si entra perciò nel vivo dell'analisi. Spillo Altobelli, intervistato da TuttoSport, si concentra in particolare su due possibili protagonisti: «Barella e Chiesa? In queste ultime gare delle qualificazione, senza togliere nulla anche agli altri giocatori che hanno dato tanto, penso che la differenza l’abbiano fatta proprio loro. Barella corre per quattro, fa bene le due fasi. Ha carattere e personalità con cui aiuta anche i compagni di squadra. Chiesa è stato nettamente tra i migliori in campo. Possono sicuramente essere importanti nella gara di Torino».

Come vede la partita di domenica? 

«Torna a essere un match importante. La Juve in questo momento è seconda in classifica, a meno 2 dall’Inter. I nerazzurri sono più squadra, credo abbiano qualcosina in più rispetto ai bianconeri, ma poco».

I numeri sono favorevoli all’Inter. 

«I nerazzurri hanno il miglior attacco e la miglior difesa. Lautaro e compagni hanno segnato 29 gol, i bianconeri 19. Questo significa, statistiche sotto mano, quasi un gol in meno a partita. La differenza principale tra le due rivali sta tutta qui. E nel calcio per vincere bisogna segnare».

Inter e Juve sono le principali candidate allo scudetto? 

«Una delle due vincerà sicuramente il campionato. Abbiamo già visto la forza delle due squadre in questo inizio di stagione. L’Inter parte per vincere qualsiasi torneo, la svolta è dipesa dall’arrivo di Marotta, che ha portato tranquillità, sicurezza e la capacità di portare giocatori importanti a basso costo. La Juve può contare su uno dei migliori allenatori italiani. Allegri è un signor allenatore, nonostante le critiche ricevute. È uno che riesce a ottenere il massimo dai suoi calciatori. Se uno può dare 10, lui tira fuori 10, se può dare 8 tira fuori 8. Anzi, probabilmente li fa rendere maggiormente, ha insegnato ai suoi ragazzi cosa significhi giocare nella Juve».


Le piace Inzaghi? 

«Certo, lui è un allenatore già esperto, che pure con la Lazio aveva ottenuto ottimi risultati. Ha l’esperienza giusta per guidare l’Inter, gestisce nel migliore dei modi i calciatori nerazzurri. E pure questo non è facile. Simone come Allegri è tra i migliori. Capisce di calcio, sa allenare e soprattutto sa cosa vuole dai calciatori».

Quale sarà la chiave di Juve-Inter? 

«Si tratta di una partita aperta a qualsiasi risultato. Forse potrebbe essere favorita l'Inter, anche se si gioca a Torino. Ma dico 50 e 50. Entrambe le squadre sanno di essere competitive. Non credo sia decisiva per lo scudetto, ma è importante per lanciare un messaggio. Dovessero avere la meglio i padroni di casa sarebbe un: “Ci siamo, siamo pronti”. Se vincesse l’Inter sarebbe: “Avanti così”. Dimostrerebbero di essere ancora sulla strada giusta».


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